Politica

"Lavoratori come scudi umani"

Le parole dell'ad Benikene hanno colpito Sinistra Italiana tanto che è intervenuta sulla questione Aferpi e la risoluzione del contratto

Folla di lavoratori davanti la fabbrica (Foto di repertorio)

“La scelta del ministro Calenda era ormai l’unica possibile ed è comunque arrivata tardi. È giusto avviare le procedure per risolvere il contratto con Cevital, ed è allucinante che l’ad Said Benikene possa ancora presentarsi come salvatore, utilizzando i lavoratori come scudo umano”. È quanto affermano i parlamentari di Sinistra Italiana Stefano Fassina e Alessia Petraglia insieme ai coordinatori regionali del partito Marco Sabatini e Daniela Lastri, sulla vicenda Aferpi, replicando alle affermazioni del gruppo algerino dopo l’annuncio del ministro Calenda, pronto ad avviare le procedure legali per risolvere il contratto per inadempienza (leggi gli articoli correlati).

Un piano industriale entro dicembre? Per Sinistra Italiana questa è l'ennesima promessa. Al Governo la richiesta di agire in fretta, accelerare il percorso "fino ad arrivare alla totale acquisizione, che seppur temporanea, deve mettere in sicurezza l’asset strategico e i dipendenti, riportando immediatamente l’azienda sul mercato. E contemporaneamente - hanno aggiunto - si parta con le bonifiche sulle quali anche troppo tempo si è perso”.

"Si è perso troppo tempo dietro al sogno algerino e la colpa è del Governo che ha puntato su un soggetto non affidabile, scelta assolutamente fallimentare, eppure difesa fino a pochi mesi fa. E la Regione purtroppo è andata a ruota, fidandosi di Renzi e del Partito Democratico. Ora che la rotta è stata finalmente invertita, le istituzioni non abbiano più alcun ripensamento se davvero hanno a cuore il futuro della siderurgia a Piombino, cosa di cui dubitiamo fortemente”, hanno concluso.