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"Pronti allo sciopero generale per Aferpi"

Per i lavoratori Aferpi e Piombino Logistics il tempo è scaduto. Il 21 i sindacati incontreranno il ministro Calenda, il 15 marzo l'aut-aut

"Se il 15 marzo i lavoratori di Aferpi non avranno risposte sarà sciopero generale dei metalmeccanici", lo hanno detto e confermato al termine dello sciopero del 16 febbraio i sindacati e le rsu Aferpi e Piombino Logistics. 

La proclamazione della nuova iniziativa di mobilitazione è arrivata in seguito alle indiscrezioni trapelate sull'incontro tra il ministro Calenda e Rebrab, durante il quale il patron di Cevital/Aferpi avrebbe garantito soltanto l'acquisto dei materiali necessari a garantire la continuità della produzione di rotaie per la commessa di RFI. 

"In gioco c'è il futuro di una città intera, di un territorio - ha sottolineato la Fiom territoriale - i lavoratori stanno proseguendo la mobilitazione perché, oggi più che mai, necessitano di certezze, per molti il tempo è già scaduto, per tanti sta per scadere". Quello del 16 febbraio, infatti, è stato il secondo sciopero proclamato in attesa di una qualche novità sostanziale per le sorti dello stabilimento piombinese.

Il prossimo appuntamento sarà il 21 febbraio al ministero, data in cui sono stati convocati dal ministro Carlo Calenda i sindacati. "Rispetto a ciò che trapela dalla stampa - ha chiarito Mauro Faticanti della Fiom CGIL Nazionale - probabilmente Calenda ci dirà che a Rebrab è stato concesso fino al 15 marzo per presentare il piano industriale. Vogliamo risposte certe sulla continuità della produzione dei treni di laminazione e sulle tempistiche relative alle operazioni di smantellamento. Se quella data dovesse slittare ulteriormente sarà sciopero generale".

"Necessitiamo di ammortizzatori sociali per arrivare vivi al rilancio, sia su Piombino che su Livorno. - ha detto Fabrizio Zannotti, segretario generale della CGIL Livorno - Dobbiamo monitorare costantemente i progetti sul territorio e la situazione economica e occupazionale di una provincia devastata dalla crisi, dove le cose non migliorano e anche gli accordi di programma sembrano aver perso la spinta propulsiva: per questo abbiamo bisogno di un tavolo permanente a cui prendano parte tutti gli attori sociali" .

Il segretario della camera del lavoro territoriale richiama agli impegni presi dal Governo "Poletti si era impegnato a fornire un sostegno al reddito aggiuntivo per le aree di crisi,che poi è sparito e gli incentivi regionali si sono dimostrati poco inclusivi e temporalmente insufficienti per sostenere i soggetti in difficoltà – conclude Zannotti – apprezziamo, comunque, le parole del sindaco Giuliani, che su questo punto è concorde con noi, e l'impegno della Regione a intervenire su questo punto con il Governo"