Lavoro

"Agli operai la parte di salario che hanno perso"

Per Massimo Lami (Usb Piombino) se salta il progetto Cevital saltano anche gli accordi e quei tre milioni sarebbero da destinare ai lavoratori

"Tre milioni? Quei soldi sono dei lavoratori!", così Massimo Lami (Usb Piombino) ha reagito alla notizia della penale consegnata ad Aferpi per i 6 mesi di fermo impianti.

Per Lami il progetto Cevital è saltato e con esso anche quell'accordo in cui i lavoratori accettarono il ribasso del salario. Ce n'è anche per il Governo che dopo aver preso la decisione e scelto Cevital non è riuscito a far decollare il progetto. 

"Ormai Cevital è inadempiente ed il commissario Nardi deve far rispettare il contratto, quindi anche i lavoratori hanno diritto alla parte di salario che hanno perso per tutto questo periodo. - ha detto - Inoltre una parte di quei tre milioni potrebbe essere utilizzata per i lavoratori della ex Lucchini servizi, visto che ancora ad oggi hanno avuto solo promesse e devono ancora avere il loro, e ripeto il loro, tfr; ci sono problemi burocratici o di altro tipo, forse politici? Ce lo chiediamo perché ieri è stato confermato ancora lo slittamento dei soldi che dovevano essere erogati dall’Inps per i lavoratori dell’indotto, lavoratori che, ad oggi, hanno terminato tutti gli ammortizzatori sociali". 

Per Massimo Lami questa è una questione di principio. "A Piombino vogliamo lavoro e quello vero. Il tempo sta passando, ma nel frattempo vogliamo quello che è nostro. - ha aggiunto - Anche per questo invitiamo tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero generale del 10 Novembre e ad essere presenti al presidio in piazza Cappelletti".