Attualità

Al vaglio le forme di sostegno al lavoro

I sindacati in Regione annunciano una manifestazione a margine dell'incontro al Ministero del Lavoro previsto per giovedì a Roma

Gianfranco Simoncini

Giovedì la Regione Toscana parteciperà a Roma ad un incontro tra le otto Regioni italiane che presentano aree di crisi complessa e il Ministero del Lavoro. Intanto i rappresentanti delle organizzazioni sindacali che raccolgono i lavoratori chimici e metalmeccanici delle aree di Livorno e Piombino sono stati ricevuti oggi da Gianfranco Simoncini, consigliere del presidente della Toscana Enrico Rossi.

In questa occasione i rappresentanti sindacali hanno comunicato la loro intenzione di manifestare davanti al Ministero durante l'incontro per sottolineare l'urgenza di risposte adeguate da parte del Governo alla difficile situazione che i lavoratori di queste zone stanno vivendo da tempo, condividendo l'impostazione che la RegioneToscana, come capofila delle regioni italiane sul lavoro ha dato in preparazione dell'incontro.

Al centro dell'incontro romano sarà l'occasione per ribadire la richiesta al Ministero soluzioni di sostegno al reddito per quei lavoratori che risultano senza occupazione da troppo tempo ed hanno perso ogni forma di protezione sociale. Dopo la risposta negativa da parte del Governo alla richiesta di un prolungamento dei termini degli ammortizzatori sociali, la Toscana ha proposto come soluzione la retribuzione, tramite bando pubblico, per lavori di pubblica utilità. Questa soluzione, che ha incontrato il favore delle organizzazioni sindacali, vede esperienze analoghe anche in altre Regioni italiane, che hanno anche sperimentato voucher o forme di autoimprenditorialità. 

La Regione Toscana ha destinato 3 milioni di euro ad un bando, di prossima pubblicazione, che mira a ridurre il disagio sociale attraverso la retribuzione dei lavori di pubblica utilità. Grazie a questa iniziativa si stima che i Comuni che risponderanno al bando presentando progetti potranno attivare da un minimo di 600 contratti di lavoro a un numero che potrebbe crescere ulteriormente in caso di contratti più brevi.

A ciò si aggiunge l'investimento di 2,5 milioni di risorse regionali per incentivare l'assunzione, i progetti di collaborazione con le imprese per la formazione dei lavoratori e gli assegni di ricollocazione presto a bando per mettere insieme attività formative e tutoraggio per la ricollocazione a lavoro.