Cronaca

Morti in corsia, chieste altre analisi

Previste nuove indagini relative al caso delle morti sospette che vedrebbero coinvolta l'infermiera piombinese. Anche la riesumazione se necessario

Sii è svolto nella tarda mattinata di giovedì l'incidente probatorio al tribunale di Livorno. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Livorno, Antonio Pirato, durante l'incidente probatorio ha affidato l'incarico ai periti per verificare la presenza di anticoaugulanti nel sangue dei 13 pazienti.

Per l'accusa, infatti, sarebbero state le dosi di anticoagulante a causare la morte di 13 pazienti ricoverati nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Piombino. Al momento l'unica indagata è Fausta Bonino, scarcerata dopo 21 giorni di carcere per indizi non gravi a suo carico (leggi gli articoli consigliati).

Intanto sarebbe stato dato il via libera anche alla eventuale riesumazioni delle salme dei pazienti deceduti. Infine sono stati disposti anche altri esami ematologici e farmacologici. Sul caso lavoreranno quindici esperti, tra periti del giudice, consulenti del pubblico ministero e delle parti offese.