Cronaca

"Beatrice non voleva uccidere Fabrizio"

Parla l'avvocato della donna che ha accoltellato a morte il compagno: "Appena la mia cliente sarà più lucida cercheremo di ricostruire quella notte"

il carcere di Pisa

Le sorti di Beatrice Paini, in carcera dopo la convalida del gip, per il momento non passeranno nelle stanze del Riesame, l’avvocato Franco Balestrieri sta valutando la possibilità di far riascoltare la sua assistita dal pubblico ministero.

La donna si trova nel carcere don Bosco di Pisa accusata di aver ucciso il convivente con una coltellata inferta all’addome che non ha lasciato scampo a Fabrizio Gratta morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso.

“Aspettiamo che sia più lucida”, così il legale ha specificato a seguito dell’interrogatorio di garanzia avvenuto lunedì. Proprio attraverso il racconto della donna, infatti, si vorrà ricostruire quella notte per rintracciare qualche frase o dettaglio utile a fornire nuovi scenari della vicenda.

Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che la donna avrebbe afferrato un lungo coltello da cucina all’apice di una lite per l’assegno di mantenimento che il compagno doveva corrispondere alla sua ex moglie.

Per l’avvocato Balestrieri quello che è avvenuto nell’abitazione di località Asca non è stato un omicidio volontario, ma un omicidio preterintenzionale ovvero qualcosa che è andato oltre le intenzioni.

“Cercheremo di ricostruire il fatto”. Per il legale, che si è avvalso di un consulente investigativo per curare il caso, questo sarà determinante dal momento che ne deriveranno le stesse dinamiche processuali.