Lavoro

Ammortizzatori Aferpi e quell'unica opzione

"Diranno che hanno avuto il mandato dei lavoratori con il referendum e che non c'era alternativa", ma per il Camping Cig non è così e protesta

Foto da Facebook

"Tutti i sindacati con rappresentanza in Aferpi, con la complicità del Pd, forza di governo locale e regionale e del Governo del cambiamento nazionale, oggi, venerdì 16, mettono la firma su accordi che in buona sostanza avvicineranno la fine dell’economia industriale e commerciale del comprensorio". Parola del Camping Cig che da giorni denuncia il possibile scenario dopo la firma per gli ammortizzatori sociali in deroga (leggi qui sotto gli articoli correlati).

Non c'era alternativa? Per il Camping Cig "si doveva rigettare il ricatto dell’Azienda e del Governo ed avviare un ciclo di lotte per il lavoro e per la messa in sicurezza dei lavoratori".

"Diranno che hanno avuto il mandato dei lavoratori con il referendum, - hanno aggiunto dal coordinamento - ma è falso: il voto di 450 lavoratori su un totale di 1.920, in un referendum raffazzonato all’ultimo minuto, con assemblea convocata con un preavviso di poche ore per lavoratori sparsi in un comprensorio che va da Cecina a Grosseto, non è assolutamente significativo".

Nemmeno la garanzia di un controllo sull'operato della proprietà per il rispetto del piano Jindal smorza la tensione e la contrarietà sulla gestione del caso Aferpi.

Il coordinamento Art. 1 - Camping Cig è sul piede di guerra e protesta contro il comportamento dei sindacati e per portare la questione di Piombino fuori dai confini locali. Simbolica la manifestazione alla rotonda della Sol con striscioni e bara simbolo della morte della dignità del lavoro.