Attualità

Analisi su acqua potabile e valori di amianto

In una relazione Asa il risultato del monitoraggio dell'acqua distribuita per verificare l'effettiva presenza di fibre di amianto

Una relazione di Asa ha evidenziato la qualità dell’acqua in Val di Cornia stando a un monitoraggio volto a verificare l’effettiva presenza di fibre di amianto nell’acqua distribuita. A farlo sapere è l'Amministrazione comunale di Piombino in una nota nella quale si fa il punto dei rilevamenti dal 2015 al 2017 prendendo in considerazione le fontanelle di Riotorto, Calamoresca, piazza Dante e Baratti.

Le analisi sono state effettuate con il metodo riconosciuto dall’Europa e dal Ministero della Salute a partire dal 2015 sull’acqua distribuita e hanno rilevato valori pari a 0 oppure inferiori al limite inferiore strumentale pari a 367. Solo nel 2014, con il vecchio metodo di analisi, era stato rilevato un solo valore prossimo a 0,00147milioni di fibre litro, su un limite di 7 milioni di fibre litro, corrispondente allo 0,014% del valore massimo consentito.

A Piombino i valori rilevati risultano comunque pari allo zero strumentale, con una conseguente campagna di analisi biennale. Nuove analisi verranno quindi effettuati per il 2019 entro Giugno, come da calendario. 

Il monitoraggio dell'acqua è promosso dall'Autorità Idrica Toscana in collaborazione con Regione Toscana e Sistema Sanitario con la collaborazione di tutti i gestori di Servizio Idrico Integrato.

Nella relazione, inoltre, viene specificato che "le tubazioni in fibrocemento non rilasciano fibre grazie anche alla pellicola protettiva che il calcare forma nel perimetro interno della tubazione, che impedisce il contatto tra la tubazione e le acque distribuite". 

Asa ha comunque in programma un piano di investimenti che prevede la sostituzione di tratti di tubazione in fibrocemento per circa 21 milioni di euro pari a circa centomila metri, di cui 3.200 milioni euro di investimenti destinati agli acquedotti della Val di Cornia per circa 16mila metri entro il 2032.