Politica

Stop agli scavi archeologici a Baratti

L'associazione Costa Toscana Cambiaverso pone l'attenzione sulla fragilità della costa, sempre più soggetta a indebolimento ed erosione

L'archeologia e i ritrovamenti archeologici, seppur molto apprezzati, rappresentano un pericolo per la spiaggia di Baratti. Questa è la considerazione dell'associazione Costa Toscana Cambiaverso che rivolge un accorato appello al nuovo presidente della Società Parchi Val di Cornia e al sindaco di Piombino affinché si ponga fine a tutti gli interventi non straordinari lungo la spiaggia di Baratti.

"Troppo fragile la linea di costa del nostro golfo per essere costantemente oggetto di scavi scientifici che da anni ne minano la salvaguardia. - spiegano in una nota - Crediamo sia giunto il momento delle scelte e dobbiamo decidere quale destino assegnare a quel tratto di costa che separa il Casone dal porticciolo passando per la chiesina di San Carbone. Giorno dopo giorno la forza del mare e degli agenti atmosferici erodono centimetri di spiaggia alla battigia, aiutati dal susseguirsi di cantieri archeologici autorizzati in riva al mare".

Per salvaguardare Baratti, la perla del nostro territorio, per l'associazione bisognerebbe dire stop agli scavi lungo la spiaggia e concentrare le energie nella battaglia contro l'erosione. "Sarebbe auspicabile che fosse realizzato il progetto di sistemazione morfologica del litorale - concludono - magari attuando quei piani d'interventi già finanziati da più di un decennio.