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Approvato il bilancio di previsione 2026

Previsti 500mila euro per il Metropolitan. Per l'assessore Petraroja conti in ordine, per Pd e Piombino Domani "nessuna prospettiva credibile"

È stato approvato a maggioranza, nella seduta del Consiglio comunale, il bilancio di previsione del Comune di Piombino per l’anno 2026. L’approvazione entro il 31 Dicembre consente all’Ente di evitare l’esercizio provvisorio e di operare fin dall’inizio dell’anno in piena efficienza amministrativa e gestionale.

“Anche quest’anno – ha spiegato l’assessore al Bilancio Riccardo Petraroja – il Comune di Piombino riesce ad approvare il bilancio di previsione entro i termini, confermando una buona pratica amministrativa che garantisce il pieno funzionamento della macchina comunale sin dai primi mesi dell’anno. Questo risultato assicura continuità, efficienza e stabilità, evitando le limitazioni operative dell’amministrazione provvisoria e garantendo il buon andamento dell’Ente per l’intero esercizio finanziario”.

Improntata una strategia che punta "all’equilibrio dei conti e alla prudenza nella gestione finanziaria, valorizzando gli investimenti e privilegiando i grandi progetti di lunga portata, capaci di incidere in modo strutturale sullo sviluppo urbano, economico e sociale di Piombino. L’impostazione del bilancio - hanno proseguito - consente inoltre di salvaguardare le opere pubbliche già avviate, quelle in fase di completamento e i nuovi interventi in fase di progettazione, destinati a migliorare l’aspetto e la vivibilità della città nei prossimi anni. Trattandosi di un bilancio previsionale, nel corso dell’anno sarà possibile rimodulare alcuni indirizzi sulla base dell’andamento effettivo delle entrate e delle spese, anche in vista dell’approvazione del bilancio consuntivo 2025, che potrà determinare un avanzo di amministrazione utile a finanziare ulteriori azioni. Un avanzo che non rappresenta un tesoretto, ma l’effetto di una gestione responsabile delle risorse pubbliche".

Non sono previsti aumenti della pressione fiscale e la tariffazione rimane sostanzialmente invariata. Restano confermati gli importi relativi all’IMU e all’addizionale IRPEF, così come la tassa di soggiorno. Unico ritocco alla tariffa dei parcheggi nell’area di Baratti, che aumentano del 20%, una scelta indirizzata ad una maggiore salvaguardia di questa delicata area dalla pressione veicolare, incoraggiando in tal modo l’uso della navetta gratuita messa a disposizione dal Comune. Prosegue parallelamente l’impegno dell’Amministrazione nel recupero delle risorse e nel contrasto all’evasione fiscale.

“Questo bilancio – ha commentato il sindaco Francesco Ferrari – è pienamente coerente con l’approccio che questa Amministrazione ha adottato fin dall’inizio del mandato: consolidare le finanze comunali, operare nella massima sicurezza e costruire le basi per un futuro solido e virtuoso, senza rinunciare agli investimenti necessari allo sviluppo di Piombino. La gestione attenta e responsabile dei conti ci consente di portare avanti grandi progetti di lunga portata, mantenendo al centro l’attenzione verso i cittadini. Come negli anni precedenti – ha concluso il sindaco Ferrari – il forte impegno sugli investimenti si accompagna all’abbattimento dell’indebitamento, a dimostrazione della virtuosità dell’azione amministrativa. Accanto alle grandi opere, continueremo a mantenere alta l’attenzione sugli aspetti concreti della vita quotidiana, rafforzando il sostegno alle famiglie e alle fasce più fragili della popolazione”.

Nel corso della discussione in Consiglio comunale sul bilancio di previsione 2026–2028 del Comune di Piombino i gruppi di opposizione PD e Piombino Domani hanno espresso voto contrario a un documento che, "pur risultando formalmente corretto e tecnicamente sostenibile, è politicamente privo di una visione capace di affrontare le sfide economiche, sociali e occupazionali della città", hanno commentato.

"Il bilancio - hanno proseguito - restituisce infatti l’immagine di un ente che privilegia l’equilibrio immediato dei conti e la continuità amministrativa, rinunciando a una strategia di sviluppo in grado di attrarre risorse esterne, innovare le politiche pubbliche e ridurre nel medio periodo la pressione fiscale sui cittadini. Un elemento particolarmente critico è la forte dipendenza dalle entrate tributarie, che nel 2026 rappresentano circa il 48% del totale. In questo modo il peso della tenuta dei conti ricade quasi esclusivamente sui contribuenti, in un contesto segnato da inflazione, aumento dei costi energetici e rinnovi contrattuali del personale. Non parliamo poi della scelta di aumentare ancora la tariffa dei parcheggi di Baratti, scelta che si poteva evitare e che porterà davvero pochi soldi in più e un danno d’immagine importante nei confronti dei turisti. Questa impostazione è aggravata dalla scarsa capacità di attrarre risorse esterne. I contributi agli investimenti ammontano a soli 2,7 milioni di euro nel 2026, una cifra modesta e non coerente con le potenzialità di Piombino. L’assenza di obiettivi legati alla ricerca di fondi PNRR, europei e programmi regionali per rigenerazione urbana, transizione ecologica e infrastrutture non è un limite tecnico, ma una precisa impostazione che porta a rinunciare alla progettazione per il territorio. Il Piano triennale delle opere pubbliche conferma questa impostazione. Nel 2026 sono previsti modesti investimenti per circa 2 milioni e cento mila euro, quasi interamente riferiti a opere già previste per il 2025 e rinviate: canile sanitario, bonifica industriale, illuminazione a LED, manutenzione della palestra Perticale, restauro delle mura leonardesche per appena 200mila euro. L’unica novità è il finanziamento di 500mila euro per l’adeguamento sismico del Teatro Metropolitan. Gli investimenti crescono nel 2027 e soprattutto nel 2028, superando i 34 milioni di euro, ma si tratta in larga parte di opere prive di finanziamenti certi che si trascinano di bilancio in bilancio. Il risultato è un bilancio che amministra l’esistente ma non costruisce futuro: nel 2026 le spese in conto capitale si fermano al 14,5% della spesa complessiva, mentre le spese correnti restano elevate. Gli indicatori confermano la solidità tecnica dell’impianto, ma mascherano una fragilità politica evidente: mancano investimenti strutturati su rigenerazione urbana, portualità, cultura, innovazione e sviluppo economico. Per queste ragioni abbiamo votato contro il bilancio di previsione 2026–2028. È necessario affiancare a questo documento una strategia chiara e misurabile, capace di intercettare risorse esterne, aumentare la quota di investimenti e ridurre la dipendenza dalle entrate tributarie. Senza questa svolta, Piombino rischia di restare un ente in equilibrio dal punto di vista contabile, ma senza una prospettiva credibile di rilancio per il proprio futuro".