Lavoro

ArcelorMittal Magona, lavoratori nel limbo

Chiesto un incontro al Ministero dello Sviluppo economico per avere garanzie in questa delicata fase legata al futuro dell'Ilva di Taranto

Le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm hanno incontrato i rispettivi direttivi della Magona per fare una valutazione sulle prospettive e le difficoltà che si prefigurano per lo stabilimento ArcelorMittal Magona di Piombino a seguito della conferma del pacchetto di aziende da cedere per l'acquisizione dell'Ilva di Taranto (leggi l'articolo correlato qui sotto).

"La trattativa per la cessione di tali asset è stata affidata all’A.D. Leandro Nannipieri, profondo conoscitore delle problematiche della Magona", fanno sapere in una nota congiunta sottolineando il limbo in cui lavoratori e lavoratrici si trovano visti le difficoltà emerse nella trattativa per l’assegnazione dell’Ilva di Taranto, il dilatarsi dei tempi per un’eventuale soluzione e il difficile quadro politico generale.

"Ad oggi - hanno spiegato - l’unica prospettiva certa è il termine perentorio degli ammortizzatori sociali (Contratto di solidarietà modello Jobs Act), la cui scadenza è prevista per il 23 Settembre prossimo". 

Proprio per questa situazione che si è venuta a creare, i direttivi Magona hanno dato mandato alle segreterie provinciali Fim, Fiom e Uilm di "richiedere un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico al fine di ottenere, nella possibile transizione e l’eventuale passaggio a nuovo soggetto industriale, le giuste garanzie sociali, contrattuali e di investimenti industriali per il rilancio dello stabilimento".

"Riconosciamo al gruppo Arcelor Mittal una costante attenzione portata avanti negli anni, su questi argomenti delicati e talvolta complessi. - hanno concluso - Le Organizzazioni Sindacali pretenderanno e vigileranno affinché nonostante questa fase di incertezza dal punto di vista industriale, non venga pregiudicata questa attenzione, ma che il tema della sicurezza sul lavoro resti per Arcelor Mittal determinante di fronte a qualunque scenario industriale, per il rispetto di tutti lavoratori".