Cronaca

Archiviata l’indagine sul sindaco Giuliani

Nel 2015 l'esposto del consigliere Ferrari per abuso d'ufficio riguardo l'incarico affidato nel 2014 al Consorzio balneare Costa Est

Archiviato dalla Procura della Repubblica il procedimento giudiziario a carico del sindaco Massimo Giuliani promosso dal consigliere Francesco Ferrari nel 2015. Il decreto di archiviazione, emesso lo scorso settembre dall’Ufficio del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Livorno, parla di notizia di reato infondata per mancanza di elementi che consentano di sostenere validamente l’accusa. 

Nell’esposto presentato nel novembre 2015, Ferrari aveva affermato di aver ricevuto una lettera anonima in cui si sosteneva che il sindaco di Piombino aveva favorito la propria moglie, nel periodo in cui aveva ricoperto l’incarico di assessore al bilancio della giunta Anselmi, partecipando alla votazione di approvazione, in giunta, del piano collettivo di sorveglianza balneare per la spiaggia del parco della Sterpaia e affidando l’incarico al Consorzio balneare Costa Est, di cui era presidente la moglie come coordinatrice del servizio di sorveglianza (leggi qui sotto gli articoli correlati).

L’accusa nei confronti del sindaco fa riferimento all’anno 2014 e riguardava un presunto abuso d'ufficio che contemplava sia la questione relativa al procedimento utilizzato per l’affidamento dell’incarico al Consorzio balneare, tramite procedura negoziata e non tramite bando pubblico, sia l’eventuale ingiustizia del vantaggio patrimoniale procurato o del danno arrecato all’ente.

In tutti e due i casi, pur avendo Giuliani partecipato alla votazione della delibera in quell’anno, non sono stati trovati elementi di illegittimità. Per ragioni di natura tecnica, l’affidamento in maniera esclusiva a un operatore economico privato tramite procedura negoziata è stato ritenuto corretto; allo stesso tempo è stato appurato l’insussistenza del vantaggio patrimoniale procurato o del danno arrecato. Dall’istruttoria tecnica redatta dai funzionari del Comune, infatti, non risulta che questo procedimento abbia procurato danni per l’ente. Da qui l’infondatezza della notizia di reato e la richiesta di archiviazione del procedimento.

“Ovviamente accolgo con soddisfazione questo atto – ha commentato Giuliani – anche se non ho mai avuto dubbi e ho sempre nutrito la massima fiducia nella magistratura. E’ un atto che rende merito a me e alla mia famiglia, che restituisce alla collettività una ricostruzione veritiera dell’accaduto e che consente a ogni cittadino di poter dire che ha un sindaco onesto”.