Lavoro

Area di crisi, arriva la convocazione al Mise

Convocato l’incontro al Mise per il rilancio dell’area di crisi complessa. Richiesta la presenza anche di altri ministeri

Convocato per mercoledì 4 dicembre l’incontro tra il Comune di Piombino e il Ministero dello Sviluppo economico per parlare dell’attuazione del programma di rilancio dell’area di crisi industriale complessa di Piombino. 

“Dopo l’avvicendarsi del Governo – hanno ricordato il sindaco Francesco Ferrari e Sabrina Nigro, assessore al Lavoro – abbiamo subito chiesto un nuovo incontro al Mise per riprendere la discussione lasciata in sospeso: finalmente la richiesta è stata accolta. Nelle riunioni precedenti avevamo sollecitato anche la presenza di altri Ministeri data la complessità della situazione che chiama in causa anche le competenze di altri soggetti, non solo del Mise. Sono moltissimi i temi da affrontare, a partire dallo stato dell’arte delle bonifiche, dalla sfera occupazionale, dallo stato di avanzamento degli interventi infrastrutturali e del piano industriale di Jsw”. 

“È necessario avere una visione complessiva della condizione del nostro territorio che includa tutte le problematiche, un quadro generale che ci permetta di lavorare a una programmazione concreta che abbracci tutte le sfere del tessuto sociale ed economico del territorio. - hanno ribadito - Per fare questo è necessario interfacciarsi con gli altri livelli istituzionali: collaborare è l’unico modo per risolvere i problemi causati da anni di malagestione. Quindi, ben venga questo incontro: speriamo che sia concretamente utile ad aprire un dibattito e un percorso virtuoso per rilanciare la città”.

Convocati al tavolo anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il presidente della Provincia di Livorno Maria Ida Bessi, Anpal, l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero per il Sud e la coesione territoriale e gli amministratori delegati di Invitalia e della Rete ferroviaria italiana oltre al presidente di Terna.