Lavoro

"Aspettiamo un addendum che non arriva mai"

Preoccupazione dall'Unione sindacale di base: "Da molti anni dimenticati da governi, istituzioni e varie aziende. Ora parola d'ordine rigassificatore"

Bandiera Usb

"Ci sono 1.650 lavoratori delle acciaierie di Piombino, attualmente in mano agli indiani di Jindal dimenticati da tutti. Nonostante il settore sia in un momento favorevole grazie ad una forte domanda di acciaio a Piombino la parola d'ordine è rigassificatore". Parole dell'Unione sindacale di base che in questi giorni di attesa sul nuovo addendum all'accordo di programma tiene accesi i riflettori sul futuro dello stabilimento Jsw. 

"I 1650 lavoratori sul filo del rasoio aspettando le sorti del proprio futuro. Una fabbrica che lavora a singhiozzo e che ha dimostrato che senza la fabbrica con tutti i suoi lavoratori le sorti della città e della Val di Cornia sono in forte crisi. Questo è il momento di investire invece di aspettare che lo facciano altre nazioni, con Jindal o senza Jindal, cioè con lo Stato. - hanno commentato - Ancora risposte al vento, aspettiamo un addendum che non arriva mai, perché ormai a Piombino il problema è il rigassificatore. Siamo da molti anni dimenticati da governi, istituzioni e varie aziende che hanno parlato e non hanno mai investito veramente sulle acciaierie, ma solo sfruttato un territorio". 

"La parole d'ordine in Piombino è diventata solo rigassificatore, che poi sarà un impianto usa e getta dove tutti sanno benissimo che non porterà nessun posto di lavoro o quantomeno pochissimi a differenza di una siderurgia pulita e moderna. No ad un rigassificatore usa e getta, sì ad una siderurgia moderna con i suoi 1650 lavoratori", hanno concluso dall'Usb.