La Corte di Giustizia dell'Unione Europeo ha bocciato la proroga al 2020 delle concessioni balneari e lacustri (leggi l'articolo consigliato). "Una decisione in qualche modo attesa e scontata", ha detto l'assessore regionale alle attività produttive e al turismo Stefano Ciuoffo.
"Era un pronunciamento che ci aspettavamo – commenta Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –, proprio per questo ci siamo affrettati a predisporre uno strumento per tutelare le nostre imprese balneari. La legge regionale, sebbene impugnata in alcune parti, è in vigore e consente agli attuali detentori di avere una nuova concessione di venti anni, rispettando il principio della concorrenza. Adesso i Comuni diano il via ai procedimenti e accolgano le richieste delle imprese".
"La legge della Toscana anticipa la sentenza della Corte Europea – spiega Gianni Anselmi, presidente della Commissione Sviluppo economico e rurale – perché fa riferimento a norme mai impugnate in sede europea e dunque pienamente vigenti e perché dà alle imprese, nel rispetto del quadro normativo comunitario, l’opportunità concreta di fare investimenti e veder riconosciuti quelli non ammortizzati, compreso il valore immateriale dell’azienda. Nell’ipotesi che i rilievi del governo imponessero una revisione della legge regionale, sarebbe plausibile pensare di dare preferenzialità alla conduzione diretta nelle procedure comparative anziché imporne l’obbligatorietà".