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Aumenta la Tari, “criteri imposti da Arera”

L’assessora all’Ambiente Bezzini ha spiegato le ragioni dell’aumento e illustrato le azioni dell’Amministrazione per contenerlo

Foto di repertorio

Stanno arrivando in questi giorni le bollette relative al pagamento della Tari 2021 e sono saltati all’occhio gli aumenti. L’assessora di riferimento Carla Bezzini ha spiegato che l’impegno dell’Amministrazione è stato quello di limitare l’aumento della Tari per cittadini e aziende nonostante il nuovo metodo di calcolo deciso da Arera.

“Abbiamo registrato un lieve aumento che si attesta a circa il 4% ma che sarebbe potuto essere molto maggiore senza l’intervento economico del Comune. Ciò è da imputare ai nuovi criteri di tariffazione imposti da Arera che noi contestiamo. - ha spiegato -Arera ha di fatto tolto alle amministrazioni locali la gestione tributaria costringendoli a ratificare senza possibilità di opporsi i nuovi criteri: a causa di questo nuovo metodo i Comuni, e di conseguenza gli utenti, devono sopperire alle perdite dell’azienda gestore del servizio, in questo caso Sei Toscana. Inoltre, questa nuova tariffazione è retroattiva e interessa sia il 2018 che il 2019 traducendosi in un conguaglio di 152mila euro”.

“L’amministrazione di Piombino, insieme agli altri Comuni dell’Aor, ha sottoscritto e messo agli atti un documento in cui solleviamo queste enormi criticità e l’ingiustizia di questi nuovi criteri. - ha aggiunto Bezzini - Oltre a ciò, il Comune ha aderito alla Class action promossa da Anutel con lo scopo di impugnare la determinazione di Arera e recuperare la gestione dei tributi a carico dei cittadini. Al fianco di questa battaglia, abbiamo adottato alcune misure economiche volte a calmierare l’aumento: il conguaglio per gli anni precedenti al corrente sarà coperto interamente con risorse comunali. Inoltre, abbiamo confermato l’esenzione totale dal pagamento della Tari per tutte le famiglie con Isee pari o inferiore a diecimila euro coprendo anche questa riduzione con risorse dal bilancio del Comune. Per quanto riguarda le aziende, abbiamo abbattuto circa il 90% della parte variabile della Tari per tutte le realtà economiche che durante la pandemia hanno subito una contrazione degli incassi rispetto all’anno precedente a causa delle restrizioni. Inoltre, nel calcolo per l’emissione del tributo, non abbiamo considerato i volumi straordinari della ex Tosap rilasciati per consentire il necessario distanziamento interpersonale. È importante sottolineare che queste esenzioni non gravano sulle altre utenze, ma saranno interamente coperte con risorse dal bilancio comunale. Grazie a tutti questi interventi abbiamo potuto limitare l’aggravio delle spese in capo a cittadini e azienda ma l’obiettivo finale è quello di riportare il calcolo della Tari nelle competenze dei Comuni”.