Politica

Aumento Tari, per le liste bisogna cambiare

Sull'aumento Tari, le liste civiche della Val di Cornia chiedono alle Amministrazione che hanno guidato il passaggio in Ato Sud di agire

L'aumento Tari che i comuni della Val di Cornia si trovano a fronteggiare devono avere una spiegazione (leggi l'articolo consigliato). Ne sono certe le liste civiche Comune di Cittadini, Un'altra Piombino, Assemblea popolare Suvereto e Assemblea Sanvincenzina che in una nota chiedono alle amministrazioni Pd, che hanno guidato il passaggio in Ato Sud, di spiegarne il perché.

A Campiglia, per esempio, l'aumento raggiungerà il 30 per cento per le aziende e tra il 5 e l'8 per cento per la famiglie (leggi l'articolo consigliato). "C'era stato garantito che approdare nell'Ato Sud avrebbe ridotto i costi, - hanno detto le liste - migliorato il servizio ed avviato noi tutti verso un radioso destino, invece siamo di fronte ad un servizio peggiore nonostante il continuo aumento delle tariffe e all'allontanamento degli organi decisionali che influiscono sulle strategie aziendali".

"Il tanto sbandierato beneficio sul fronte degli investimenti e sulla qualità del servizio non c'è stato - hanno aggiunto - e una gravissima questione etica ha travolto i vertici di Sei tanto che l'azienda è commissariata".

Le liste hanno chiesto allora di elaborare una soluzione amministrativa che "garantisca per il futuro prossimo un servizio trasparente, meno costoso e più efficiente".