Politica

Beni confiscati, se ne parla anche a Piombino

Attualmente risultano 2 aziende e 2 immobili confiscati. Il M5s presenta un'interrogazione per promuovere politiche di cittadinanza attiva

I consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno presentato un'interrogazione, in discussione nella seduta consiliare di venerdì (leggi l'articolo correlato), legata al tema dei beni confiscati alla mafia nella nostra città. 

Stando agli aggiornamenti inseriti nell'elenco delle proprietà confiscate sul sito istituzionale della Regione e alla comunicazione formale trasmessa al gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle dall'assessore Vittorio Bugli e dal funzionario Andrea Biondi, i pentastellati piombinesi hanno deciso di chiedere maggiori informazioni al sindaco per avere un quadro chiaro della situazione nella nostra città.

Dall'elenco risultano confiscate due attività e due immobili. Con l'interrogazione i Cinque Stelle chiedono a sindaco e giunta quali aziende sono, dove sono ubicati gli immobili, chi erano i proprietà e perché sono stati confiscati. Inoltre, i pentastellati interrogano su come il Comune intenderà procedere in base all'articolo 48 del Codice Antimafia che regola i vincoli statali sulle assegnazioni dei beni confiscati. 

L'interrogazione del Movimento 5 Stelle, oltre a voler approfondire i casi locali, mira a sensibilizzare Amministrazione e cittadinanza. Di recente a San Vincenzo il gruppo di maggioranza San Vincenzo c'è aveva presentato un ordine del giorno che, su sprono del locale presidio di Libera, promuoveva politiche di cittadinanza attiva sui beni confiscati alle mafie (leggi gli articoli correlati).