Politica

"Basta illudere un territorio stremato"

Per la consigliera Bezzini (Un'altra Piombino) durante il consiglio straordinario non è emersa alcuna novità, se non altre incertezze

Carla Bezzini in consiglio comunale

Il consiglio monotematico su Aferpi porta con sé tutti gli strascichi che le dichiarazioni emerse durante il confronto. 

"Nel consiglio del 6 dicembre - ha riportato la consigliera Carla Bezzini (Un'altra Piombino) - l'amministratore delegato di Aferpi Fausto Azzi si è presentato alla città con il resoconto del grande lavoro che la sua società ha svolto in questi mesi, lavoro non visibile agli occhi della città, ma indispensabile e ineludibile. Senza questo lavoro non si può avviare nessuna attività, ha detto. Ma ha anche detto che i ritardi e le incertezze che tutt'ora permangono sono imputabili per intero ad un sistema creditizio che non è disposto a finanziare gli imprenditori, ad un sistema burocratico che soffoca, all'ostilità manifesta dei grandi gruppi siderurgici italiani e di certa stampa nazionale, nonché alle forze che localmente osteggiano la realizzazione del progetto Aferpi. Con molta chiarezza ha attribuito la chiusura del sistema creditizio italiano alla volontà di far naufragare il progetto Piombino". 

In realtà la consigliera Bezzini ha ammesso che avrebbe sperato che dal consiglio straordinario emergesse qualcosa di più, ma così non è stato (leggi gli articoli correlati).

"La situazione del nostro territorio si sta delineando nel peggiore dei modi e la responsabilità è per intero nelle mani del Pd che amministra questa città da sempre. Le ultime amministrazioni hanno governato in modo inadeguato questo territorio: - ha aggiunto Bezzini - passando da un annuncio all'altro, da una svolta epocale all'altra, peraltro tutte fallite; prive di una visione autonoma e lungimirante hanno consegnato il territorio ai vari salvatori del momento. Ad Aferpi stanno dando le concessioni demaniali (con diritto esclusivo di opzione) su un porto che allo stato attuale costituisce la vera grossa ricchezza di Piombino e della Val  Cornia. Con la Variante Aferpi, seguendo la vecchia e superata formula del connubio tra territorio e fabbrica, hanno legato le sorti del paese a quelle di un imprenditore che in cambio ha offerto per ora solo promesse e progetti indefiniti".

Insomma, per la consigliera è inutile continuare a fare promesse a vuoto "nel tentativo di illudere un territorio stremato. E' arrivato il momento - ha concluso - della vera assunzione di responsabilità: chi governa deve realmente indicare una strada percorribile a questa città. Con i fatti, non con gli annunci".