Lavoro

Blocco Inps, per ora niente sostegno al reddito

Il segretario di Cgil Toscana Mirko Lami ha rimarcato il blocco di 30 milioni di euro destinati ai lavoratori di Livorno e Piombino

Mirko Lami

"Nei giorni scorsi la Cgil Toscana ha partecipato ad un incontro con la Regione Toscana sul tema degli ammortizzatori sociali derivanti della la normativa Trattamento di mobilità in deroga per i lavoratori che operino in un'area di crisi industriale complessa. Lì, abbiamo fatto notare gli aspetti che penalizzavano e tutt'ora penalizzano i lavoratori", così Cgil Toscana ha voluto sottolineare che la normativa non limita l'applicazione della mobilità in deroga a tutti coloro che nel 2017 hanno avuto un rapporto di lavoro successivamente alla scadenza dell'ammortizzatore sociale (leggi l'articolo correlato).

"Se si fosse, essendo la norma retroattiva al primo gennaio 2017, viene creata una discriminazione tra lavoratori percettori di mobilita ordinarie e in deroga, tra coloro che non sapevano dell’entrata in vigore della norma e chi ne è a conoscenza. Così si crea un elemento di non uniformità nell’applicazione della norma, che a nostro avviso la rende incostituzionale la norma stessa", si legge nel comunicato firmato dal segretario Mirko Lami che ha chiesto di sottoscrivere un accordo sindacale in sede regionale.

"Ora l'Inps blocca i 30 milioni di euro destinati ai lavoratori che hanno finito gli ammortizzatori sociali di Livorno e di Piombino, quindi per adesso niente 500 euro al mese a nessuno. Tra l'altro, se si mettesse in pratica ciò che è stato concordato con la Regione, e cioè che maggiore è il numero dei disoccupati rientranti nella mobilità in deroga, maggiore potrebbe essere la copertura dei 500 euro mensili non per 6 mesi ma per 12". 

A quattro mesi dalla definizione da parte della Regione dello strumento di sostegno al reddito non ci sono novità, non avendo il governo e l’Inps definito le somme da destinare a tale incentivo. Coinvolte 800 persone che hanno perso il lavoro.