Attualità

Bonifiche, Rimateria e cave, a che punto siamo

Per Legambiente bonifiche, bonifiche e cave vanno trattati in un corpus unico e c'ha provato invitando gli attori locali e regionali al confronto

Da sinistra: presidente Legambiente Toscana Fausto Ferruzza e il presidente del coordinamento in Val di Cornia Adriano Bruschi

L'incontro organizzato da Legambiente per parlare di bonifiche, riciclo della materia e risanamento del distretto estrattivo ha riportato al centro del dibattito cittadino la necessità di intavolare un unico progetto che intrecci tutti questi aspetti. 

A fare gli onore di casa il presidente di Legambiente Val di Cornia Adriano Bruschi che ha spiegato come sia fondamentale in questo momento valutare in un'ottica d'insieme tutti questi aspetti dal momento che la Val di Cornia attualmente non si salva su nessun fronte: basta guardare le colline di Campiglia, la discarica e l'area da bonificare. Oltre a questi aspetti, che catapultano nel presente un passato assente sul fattore ambiente e sostenibilità, si aggiunge il disegno del futuro industriale della città dove Aferpi sta giocando la sua partita forse, secondo Legambiente, spingendo un po' troppo sull'urbanistica e piegando alle sue logiche la penetrazione della 398 (che secondo la progettazione passerà per la città) e della ferrovia. 

Per raccogliere le preoccupazioni sulle cave era presente il sindaco di Campiglia Marittima Rossana Soffritti che ha confermato l'esistenza dell'attività estrattiva da un lato e la possibilità di utilizzare il materiale di riciclo per la realizzazione di infrastrutture (come avvenuto per il porto di Livorno). Ma il dibattito è virato sull'emergenza lavoro anche per rispondere alla trentina di manifestanti che si sono radunati fuori al centro giovani per chiedere di spingere l'acceleratore su quello che è il progetto piombinese. Proprio il segretario Fiom Luciano Gabrielli ha ricordato che nessuno dimentica l'impegno di recuperare 4mila posti di lavoro e che gli occhi sì devono essere puntati su Aferpi senza però dimenticare Dalmine e Magona.

Quindi, ci sono delle novità per Piombino? Sul fronte Aferpi è stato presentato in Regione il procedimento di verifica di assoggettabilità per i nuovi impianti del polo siderurgico, mentre la prossima settimana in giunta comunale saranno discusse le varianti necessarie per il nuovo assetto dell'area industriale. Per quanto riguarda le bonifiche, la Regione ha individuato i soggetti che dovrebbero essere chiamati in causa (leggi l'articolo consigliato). Sul ciclo e riciclo dei rifiuti, invece, in consiglio comunale è stato approvato l'atto che permetterà a Rimateria di camminare sulle proprie gambe per ottimizzare lo smaltimento e riciclo dei rifiuti speciali (leggi l'articolo consigliato)

A confermalo, a un anno dall'arrivo di Cevital, l'assessore all'Ambiente Marco Chiarei, affiancato dal sindaco Massimo Giuliani e dalla sua omologa regionale Federica Fratoni. Quest'ultima, raccogliendo le proteste dei lavoratori, ha espresso solidarietà per una vicenda che si trascina da troppo tempo e, pur comprendendo la normale diffidenza, chiede di avere ancora fiducia.