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Piombino resa definitiva al Cenaia

La partita comincia sotto i migliori auspici. Neppure il tempo per gioire che il Cenaia pareggia e si fa sempre più pericoloso

Un campionato da archiviare al più presto, sfruttando le otto gare che restano per far giocare i giovani del vivaio e acquisire esperienza in vista del prossimo torneo di Promozione. La sintesi viene spontanea dopo aver sofferto per novanta minuti sulle gelide gradinate di un Magona, in tutti i sensi l’ombra di quel che un tempo è stato. La partita comincia sotto i migliori auspici, con un buon pubblico, nonostante tutto, gli ultras nerazzurri vocianti e festosi, diversi tifosi giunti da Cenaia a far da contraltare. Orarah prova a dipingere un sogno impossibile, segna un gran gol fatto di speranza dopo dieci minuti e rende omaggio ai tifosi, che tributano un applauso a un giocatore di gran cuore, corridore infaticabile, motore e anima del centrocampo. Neppure il tempo per gioire che il Cenaia pareggia con Rossi, complice un’incertezza difensiva, dimostrando ancora una volta un’endemica debolezza di una squadra che non riesce a mantenere il vantaggio acquisito. Troppe le incertezze del reparto arretrato, anche se il primo tempo vede un leggero predominio del Piombino che si concretizza in molti calci d’angolo a favore e un flebile tiro dalla distanza di Ferrau. Il Cenaia si fa sempre più pericoloso, coglie una traversa a portiere battuto, mostra due attaccanti in forma - Cosi e Remedi - che seminano scompiglio tra le (larghe) maglie nerazzurre. Il Piombino deve fare a meno di Molia e Jacopo Rocchiccioli, per la nota squalifica di Nardone schiera tra i pali il giovane Petruccelli (che non sfigura), ma perde la partita a centrocampo, quando arretra il baricentro e subisce l’iniziativa ospite. Nel secondo tempo matura la sconfitta sotto l’insegna dei rigori - come regola non scritta - assegnati da un arbitro che almeno il secondo se lo poteva risparmiare. Come diceva mio nonno Agli zoppi, pedate negli stinchi! Il Piombino attuale è come la triste vittima di Maramaldo, vien da dire che si uccide un uomo morto. Si salvano un grande Catalano e un infaticabile Orarah, tutto il resto è un tentativo, anche se Barozzi e Carnevali in fase offensiva qualcosa cercano di fare. Decisioni tecniche incomprensibili, sostituzioni che sembrano affidate al caso, a un certo punto Di Tonno toglie l’unica punta di peso (Carnevali) e al suo posto mette Francavilla, fa entrare un attaccante come Mormina e lo schiera a centrocampo, mette dentro Dublino e Barlettai, persino Villani, non si sa per cosa … Domenica da dimenticare per un Piombino che gioca al massimo 60 minti, poi si sgonfia. Ultimi è dir poco, la Colligiana adesso è davvero irraggiungibile, i nerazzurri sono una nave alla deriva sotto un gelido vento di grecale. Per gli ospiti, invece, arrivano i tre punti senza neanche troppo faticare, arbitro compiacente compreso nel pacchetto, corsa ai play off appena cominciata, quarto posto in classifica ben consolidato.

Tabellino Finale e Pagelle

Piombino - Cenaia 1-3

Piombino – Petruccelli (6), Del Nero (5), Curcio (5) (5’ 2° t. Barlettai (4)), Orarah (7), Diouf (5), T. Rocchiccioli(5), Catalano (7), Ferrau (5) (35’ 2° t. Villani (5)), Carnevali (5) (20’ 2°t. Francavilla (4)), Turini (5) (17’ 2°t. Dublino (4)), Barozzi (6) (15’ 2°t. Mormina (5)). All. Di Tonno (4).

Cenaia - Simoncini, Rossi, Malara, Papini, Degli Esposti, Farielo, Freschi, Caciagli, Cosi, Remedi, Gambini. All. Macelloni.

Arbitro: Leorsini di Terni (5) - Assistenti: Ginanneschi (6) e Stella (4) di Grosseto

Reti: 10’ Orarah, 11’ Rossi, 52’ Remedi (rig.), 65’ Remedi (rig)

Articolo di Gordiano Lupi