Politica

Altro che cambiamento renziano, qui è un amalgama

Il consigliere Gelichi, dopo l'esito del referendum e l'avvio del nuovo governo, chiede al Pd della Val di Cornia quale strada vuole prendere

Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino)

A Palazzo Madama è stata da poco votata la fiducia al nuovo esecutivo del governo Gentiloni. Il consigliere locale Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino) si domanda se, dopo l'esito referendario la caduta del governo avrà ricadute sui problemi locali.

"Sicuramente sì se qualcuno avesse bisogno di alibi, altrimenti potrebbe anche diventare un’opportunità per cambiare rotta. - ha detto Gelichi - Ma servirebbe un rinnovamento e in questo caso scende in campo il segretario Fabiani quando dice che la vittoria del sì in Val di Cornia è frutto del radicamento del partito e della sua capacità di rinnovarsi (leggi l'articolo correlato)".

Una riflessione che, secondo il consigliere della lista civica, Valerio Fabiani avrebbe dovuto fare alle amministrative del 2014, dove la differenza fra Pd e Pd locale fu di meno 2400 elettori. "Alla luce del voto di oggi - ha sottolineato Gelichi - a me invece verrebbe da dire che in Val di Cornia quando corre Renzi il Pd vince, altrimenti scende sonoramente sotto il 50%".

"Quel rinnovamento di cui parla Fabiani, fino ad oggi cosa avrebbe prodotto? - si è domandato Gelichi - Vediamo da oltre dieci anni proclami e promesse non mantenute, le non scelte perpetrate attraverso protocolli e accordi governativi sempre disattesi, una visione che punta ancora su vecchi modelli industriali e sull’economia circolare, cioè ancora rifiuti, ma stavolta pericolosi. Niente nautica, poco turismo, niente cantieristica, niente aree disponibili per investire, un Regolamento Urbanistico completamente ingessato. Siamo convinti che quel cambiamento 'renziano', Fabiani lo abbia scambiato per un amalgama, ma vedremo meglio al congresso".

Intanto a Piombino, per il consigliere comunale di Ascolta Piombino si deve ripartire da zero, "iniziando da una politica che senza demagogia si ponga obiettivi certi, iniziando dalle infrastrutture, le dismissioni e le bonifiche, creando le condizioni per una reindustrializzazione diffusa su tutto il territorio".