Lavoro

"Noi al miracolo di Rebrab non ci crediamo"

Il Camping Cig smorza le voci sul nuovo partner cinese e il contenzioso giudiziario ritenendo quest'ultima una vera e propria minaccia elettorale

Sulla questione Aferpi a Piombino "già si sentono le prime voci di rinvio". A sollevare l'interrogativo è il coordinamento Art.1 - Camping Cig di fronte al possibile partner cinese introdotto dall'amministratore delegato Benikene durante l'incontro con il ministro Calenda e alle voci allarmistiche sui rischi di un contenzioso giudiziario molto lungo in caso di rescissione di contratto.

"Diciamo apertamente che noi al miracolo di Rebrab non ci crediamo minimamente, che si tratta dell’ennesima bufala, dell’ennesimo giochetto delle tre carte per continuare il ricatto sul Governo e sul nostro territorio. - hanno ribadito dal Camping Cig - Noi sosteniamo anche che la minaccia di tempi di contenzioso lunghi è in realtà una minaccia elettorale, che serve al Pd e a tutti i responsabili di questa tragedia di trascinare la vicenda fin dopo le elezioni, in modo da non subirne troppo i contraccolpi".

Dopo aver accolto con favore la ripresa delle mobilitazioni, il coordinamento si dice d'accordo con i sindacati sulla necessità di richiedere un incontro urgente al Mise solo nel caso in cui l'incontro romano non sia solo interlocutorio, ma serva a imporre le esigenze di lavori e territorio. 

I punti fissi? Via Rebrab, nuovo commissario e inizio bonifiche.