Lavoro

"Di penultimatum in penultimatum la città muore"

Giorni di dubbi e attese per la questione Aferpi dopo la presentazione dei due partner. Per il Camping Cig la faccenda non si può più rimandare

"Dal dramma alla farsa", così il coordinamento Art. 1 - Camping Cig ha commentato le ultime informazioni che si sono succedute attorno alla vicenda Aferpi. "Scambi di lettere all'ultimo minuto; vagheggiamenti su nuovi partner che non promettono nulla; nessuna garanzia finanziaria; solo un pezzo di carta, quanto basta per giustificare la necessità di esaminare e quindi rimandare”.

Per la questione Aferpi, infatti, si prevedono giorni di attesa durante i quali il Governo dovrà verificare punto per punto tutti gli aspetti contenuti nella seconda lettera inviata in extremis dall'Algeria a Roma (leggi l'articolo correlato).

"Di penultimatum in penultimatum, la città muore ma c'è chi raggiunge i propri obiettivi: Rebrab quello di alzare il prezzo del riscatto per andarsene; Calenda, il Governo e i partiti al potere quello di arrivare alle prossime elezioni politiche pagando il minimo prezzo elettorale. - hanno commentato dal coordinamento - Pertanto l'imperativo del potere è: rassicurare, rassicurare sugli ammortizzatori sociali; glissare, rinviare, mentire se occorre, sugli assetti produttivi e del territorio della Val di Cornia".

Il timore è che si rimandi tutto ancora una volta e che la lettera di inadempienza annunciata da Calenda rischi di non partire. Ma il Camping Cig non si rassegna e torna a ribadire la sua linea: "Il Governo ha il pallino in mano; intervenga con forza (anche finanziariamente) per il riavvio dello stabilimento su basi nuove, moderne ed ecocompatibili; metta mano finalmente alle bonifiche, al potenziamento delle infrastrutture, alla diversificazione economica; assicuri, in tutte le forme possibili, la protezione del reddito per lavoratori e cittadini in difficoltà. Faccia il Governo!".