Lavoro

"Disegnare con lavoratori e cittadini il futuro"

Questa la proposta del Camping Cig che chiede a organizzazioni sindacali e Comuni di avviare un piano che rimetta Piombino al centro

Un rappresentante del Camping Cig

"Chi ancora nutriva qualche illusione che Jindal investisse a Piombino, è stato brutalmente richiamato alla realtà dagli ultimi avvenimenti. La visita della Morani non ha fatto emergere nessuna novità sulle strategie del governo né sui piani di investimento dell’azienda. Concreto invece è l’aumento di diverse centinaia di esuberi: ormai chi parla di Piano Industriale menziona un solo forno elettrico, non tre come da Accordo di Programma, e su questo nessuno ha da controbattere, neanche le organizzazioni sindacali. All’incontro via web con le pubbliche istituzioni, Jsw si è presentata col cappello in mano a chiedere ancora soldi pubblici al Governo per sostenere le spese quotidiane perché le casse sono vuote. La tattica del risparmiare all’osso, non investire, rinviare e tenere la postazione, a nostro avviso sta distruggendo ogni prospettiva per la siderurgia piombinese ed ha effetti devastanti per tutta l’economia cittadina, similmente a quanto avviene da Genova a Taranto". 

Questo è il quadro tratteggiato dal coordinamento Art.1 - Camping Cig sulle questioni legate allo stabilimento siderurgico piombinese (leggi qui sotto l'articolo collegato).  

"Ribadiamo che lo Stato deve prendere il pieno controllo dello stabilimento nell’ambito di un Piano Siderurgico Nazionale, peraltro evocato da Patuanelli, che preveda la nazionalizzazione dei siti strategici per la produzione di acciaio in Italia. - hanno aggiunto - Jsw è un tappo materiale per l’economia della città, per le vaste aree inutilizzate che lo stabilimento occupa; è un tappo politico e psico-sociale, perché le pubbliche istituzioni, a tutti i livelli, vivacchiano nell’idea errata che Piombino non sia un caso di crisi acuta e che tutto sommato ha una soluzione all’orizzonte. La presenza della multinazionale e degli ammortizzatori sociali ad essa collegati sono un forte alibi che spinge lavoratori, sindacati, amministratori ad una attesa passiva di segnali concreti da parte di Jsw, segnali che non arrivano e che anzi, arrivano in negativo".

Per il Camping Cig non esiste più il piano Jindal che era stato delineato all'arrivo dell'imprenditore indiano. Per questo il coordinamento ha promosso l'iniziativa di un Piano di rinascita per la città di Piombino a tutto campo: "bonifiche, tutela del territorio, servizi pubblici fondamentali, infrastrutture, diversificazione, sostegno al reddito, siderurgia ricompattata, moderna, ecosostenibile, nazionalizzata", hanno spiegato.

A questo intento segue la richiesta alle organizzazioni sindacali di avviare una assemblea dei lavoratori e al Comune di convocare assemblee cittadine aperte, riprendendo il percorso già iniziato nello scorso Gennaio. "Disegnare con lavoratori e cittadini il futuro di Piombino e, in prospettiva, lavoriamo per una grande mobilitazione che porti la voce della città sotto le finestre dei palazzi del Governo, per il diritto al lavoro, alla salute, ad un ambiente pulito", hanno concluso.