Lavoro

Camping Cig, una lettera a ministro e parlamentari

Da quell'incontro al Phalesia con il ministro, il coordinamento Camping Cig vuole riprende in mano il bandolo della matassa per la fabbrica

Il Coordinamento Art.1 - Camping Cig ha scritto due lettere aperte, una rivolta al ministro Carlo Calendo e una ai parlamentari eletti per riprendere le fila del discorso sulla questione dello stabilimento siderurgico piombinese.

Al ministro hanno ricordato quell'incontro con i lavoratori del coordinamento alle porte del Phalesia, quando - ricordano - "assicurò pubblicamente più volte che, nel momento in cui sarà presentato il piano industriale e finanziario di Jindal per le acciaierie ex-Lucchini, sarebbe tornato a Piombino prima di qualsiasi decisione in merito a tale piano, per un incontro pubblico con i lavoratori e la cittadinanza, oltre che con le istituzioni e i sindacati". 

Da allora, però, non ci sono state divulgate sostanziali novità se non quelle legate all'inizio della due diligence e dei sopralluoghi dei tecnici in fabbrica.

"Ciò non significa affatto, però, che l’ingresso di Jindal sia scontato: a maggior ragione, le domandiamo quindi, anche in questa seconda ipotesi, di confermare oggi l’impegno assunto un mese fa. - hanno ribadito - Lo facciamo anche perché non abbiamo più avuto sue notizie neppure a proposito di un altro impegno che lei si era preso in quell’occasione, quello di rispondere alle nostre domande".

Più leggeri i toni della lettere che è stata indirizzata ai neo parlamentari toscani per sensibilizzarli ai problemi ancora irrisolti della Val di Cornia.