Lavoro

Camping Cig torna in piazza Cappelletti

E chiama tutti all'appello per l'incontro pubblico di questa sera. Intanto il conto alla rovescia si fa più cogente. Oggi il consiglio di fabbrica

Ripartito il presidio degli operaio aderenti al Coordinamento Art.1 - Camping Cig, dopo un periodo di sospensione e polemiche (leggi gli articoli correlati). Il presidio era iniziato quando mancavano 12 giorni alla fine della legge Marzano, oggi ne mancano 4 e il conto alla rovescia continua a ricordare che ci sono impegni e decisioni da prendere per il territorio.

Nel frattempo si è svolto il tavolo dell'indotto a Roma (leggi l'articolo consigliato) e i sindacati hanno convocato un consiglio di fabbrica aperto dal momento che non è arrivata nessuna convocazione al Mise o novità sulle sorti dello stabilimento Aferpi.

"Noi continuiamo a far presente che i tempi a disposizione sono ormai ridottissimi e all'orizzonte vediamo tre rischi concreti, tutti gravidi di conseguenze. - si legge in una nota. - Non succede assolutamente niente e Cevital diviene proprietaria a pieno titolo di tutte le aree; le conseguenze saranno licenziamenti di massa a breve, instabilità economica totale, impossibilità di pianificare un qualunque sviluppo per Piombino. - oppure, aggiungono - Viene firmato un accordo tra Governo e Cevial nel quale si proroga per breve tempo la sorveglianza commissariale, con il tacito accordo che ci si accontenterà di promesse da parte di Cevital. In entrambe i casi - hanno concluso - la decisione arriva all'ultimo minuto e i lavoratori saranno chiamati ad esprimersi con un sì o un no su accordi che non conoscono e con il solito ricatto".

Per i lavoratori di Camping Cig così non va ed ecco perché sono tornati in piazza Cappelletti per continuare la loro opera di denuncia, per gridare la loro rabbia e la loro volontà di lotta. Lunedì 26 sera, alle ore 21, ci sarà un incontro pubblico al quale sono stati invitati gli amministratori, le forze politiche locali i sindacati, le associazioni di categoria, lavoratori e cittadini. "Lo intendiamo come una sorta di Consiglio Territoriale di Emergenza, - e hanno concluso - perché di una vera e propria emergenza si tratta".