Attualità

Camping Cig, "prima indecorosi, ora inopportuni"

Il coordinamento degli operai delle acciaierie aveva chiesto di poter fare un breve intervento per poter sensibilizzare la cittadinanza

Lo striscione del Camping Cig

"Avevamo chiesto all’ Amministrazione Comunale di fare un brevissimo intervento in una delle serate musicali (quella con Bobo Rondelli) che si svolgono a Piombino nel piazzale di Marina. Lo avrebbe letto in due minuti un cassaintegrato delle acciaierie. Sorprendentemente, pur rispondendoci con sollecitudine ed esprimendo solidarietà alla nostra lotta, il sindaco di Piombino ha ritenuto che questo nostro intervento sarebbe stato inopportuno", ha raccontato il coordinamento Camping Cig.

"Rispettiamo gli artisti e il diritto degli spettatori di passare una serata di divertimento e di arricchimento culturale, ma crediamo che il nostro brevissimo intervento non avrebbe in alcun modo disturbato. Persino al festival di Sanremo sono stati accolti i messaggi e le richieste di solidarietà di realtà industriali in crisi: lo fece Pippo Baudo con gli operai dell’Italsider di Genova o Maurizio Costanzo con tre operai siciliani della Fiat. Operai che come noi oggi, stavano vivendo situazioni drammatiche. Ma a Piombino sembra si voglia nascondere questa situazione. Così oggi siamo inopportuni; ieri un altro sindaco riteneva indecorosa una nostra protesta davanti al Torrione. - hanno proseguito - Volevamo chiedere la solidarietà ai nostri concittadini, sia per la difesa del nostro posto di lavoro sia per un progetto di sviluppo per Piombino e la Val di Cornia che mobilitasse tutta la città sulle parole d’ordine 'diversificazione, ambiente, salute e acciaio pulito'. Qualcuno dipinge i cassaintegrati come fannulloni contenti di stare a casa. Inopportuna e indecorosa è la cassa integrazione che ci costringe a casa alle soglie della miseria! Noi abbiamo sempre lottato per tornare al lavoro; abbiamo sempre chiesto, inutilmente, di fare la cassa integrazione a rotazione; abbiamo fatto proposte, di nuovo inascoltati, per utilizzare chi era in cassa integrazione in lavori di pubblica necessità, necessari cioè per la diversificazione economica e per aumentare l’occupazione in ogni settore a di Piombino".

"Crediamo ancora nella lotta e nella solidarietà tra lavoratori e cittadini perché i loro diritti e interessi collettivi non siano calpestati per gli interessi privati di una multinazionale. Le ultime vicende ci fanno capire che a breve compariranno esuberi e licenziamenti di massa. Dobbiamo riprendere a lottare per riaffermare il diritto costituzionale al lavoro per tutti! Non è un problema per i soli cassaintegrati. - e hanno concluso - Se passerà il piano che prevede di dimezzare il personale occupato alle acciaierie, peggioreranno ancora di piu’ le condizioni di lavoro per chi resta ma anche le condizioni economiche e le prospettive per tutta la città".