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Camping Cig invoca lo sciopero in Val di Cornia

Per il coordinamento Camping Cig a pochi giorni dalla deadline per Aferpi serve una mobilitazione che coinvolga tutto il territorio

Non si può rimanere inermi fino al 15 marzo. Questo è quanto continuano a sottolineare i membri del coordinamento Art. 1 - Camping Cig

"Dagli ultimi sviluppi sulla crisi siderurgica - hanno scritto in una nota - si ricava la situazione che segue. Laminazione e continuità produttiva: non ci sono soldi, neanche i 20 milioni che Cevital aveva promesso. Contratti di solidarietà a forte rischio. Investimenti: si continua sparando cifre ambigue. Logistica e agroindustria: siamo ancora al finanziamento di studi tecnici sul che fare da proporre ai partner privati, ignoti ma indispensabili, visto che le banche non scuciono quattrini. Tradotto: non esiste ancora un piano industriale ma già si sono regalate a Rebrab grandi aree e la variante Aferpi. Bonifiche: continuando così, operativamente non potranno partire prima di un paio di anni. Piani alternativi di uscita: nessun lavoro serio in atto". 

Questa situazione ha spinto il coordinamento a sostenere la mobilitazione. "Le mobilitazioni devono coinvolgere tutti i lavoratori e cittadini della Val di Cornia. - hanno aggiunto - Mobilitiamoci e pretendiamo: consiglio di fabbrica Aferpi aperto a tutti i lavoratori siderurgici, anche dell'indotto. Assemblea generale di tutti i lavoratori delle aziende in crisi della Val di Cornia. Mobilitazione permanente sempre più incisiva: non saremo certo noi responsabili di turbativa dell'ordine pubblico".

Per Camping Cig è arrivato il momento di costruire assieme a tutte le categoria di lavoratori uno sciopero generale della Val di Cornia contro l'azienda e il Governo.