Lavoro

Camping Cig vuole certezze sull'arrivo di Jindal

Il coordinamento di lavoratori vuole tempi e modi stabiliti per arrivare al piano Jindal e allontanare l'ipotesi prendere o lasciare

Il coordinamento Art. 1 - Camping Cig va cauto con il piano Jindal. "A noi pare che tutto l’attivismo di Jindal, tutti i suoi incontri siano finalizzati a capire quanti soldi pubblici gli verrebbero dati, quali facilitazioni potrebbe ottenere, quanta libertà d’azione gli verrebbe concessa. In altre parole, ci sembra che ancora non esista alcuna certezza su un intervento di Jindal. Mentre già i nostri politici tessono le lodi di questo imprenditore serio”.

Questo quanto hanno detto i lavoratori aderenti al coordinamento specie dopo l'ultimo incontro avvenuto con gli indiani.

"A noi sembra che in forme diverse sia iniziato un nuovo ciclo di incertezze, di rinvii, di vaghe promesse in cambio della acquisizione di vaste aree, importantissime per lo sviluppo futuro della città. - hanno aggiunto - Se veramente c’è qualcosa di concreto nell’aria, allora che vengano fissati dei termini temporali invalicabili: se entro la fine di aprile non sarà presentato un Piano industriale e finanziario da sottoporre a una seria valutazione del territorio, si torni all'ipotesi di nazionalizzazione della fabbrica da parte dello stato attraverso l'acquisto di quote (come già fatto per altri settori, attraverso la cassa depositi e prestiti) e si prepari un piano di rilancio serio".

Il Camping Cig si unisce al pensiero già espresso dai sindacati per  allontanare l'ipotesi di un prendere o lasciare (leggi qui sotto gli articoli correlati).