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Piombino e Picchi decidono di non giocare

L’ok dell’arbitro. Tutto da rifare, dopo la prossima gara contro i Colli Marittimi Il commento di Gordiano Lupi. Foto di Riccardo Marchionni

A Piombino non si gioca, perché nessuno vuol giocare. Il vecchio Stadio Magona presenta un terreno in condizioni pessime, ma non tali da impedire - ex regolamento - che si dia il calcio d’inizio. L’arbitro Enned di Firenze fa un breve giro di campo con i capitani (Fatticcioni e Milianti), lancia tre o quattro volte il pallone per aria, dalla tribuna si vede chiaro che la sfera rimbalza (non si pianta in terra) e che sarebbe giocabile, ma il direttore di gara decide di mandare tutti a casa. Decisione discutibile per il vostro cronista che ha diretto circa 800 gare in 23 anni e che non aveva mai visto una partita rinviata per impraticabilità di campo al Magona.

Resta il dubbio che le due società non volessero giocare, per motivi diversi. Il Piombino ha da poco cambiato allenatore e deve ancora far assimilare ai giocatori il credo tattico del nuovo mister, inoltre oggi avrebbe dovuto fare a meno del centrale Martelli influenzato e aveva Paini non al meglio (tenuto fuori panchina). Il Picchi perché mercoledì avrà un impegno di Coppa Italia, competizione importante che (in caso di vittoria) garantirebbe non solo la salvezza, ma addirittura un posto in Eccellenza. Riccardo Venturi avrebbe schierato una formazione del tutto nuova come schema di gioco: Favilli tra i pali, Castellazzi e Fatticcioni centrali, Lepri terzino laterale, Bulli e Biondi in mediana, Galeone ala tattica, Patara centrocampista, Lunghi mezza punta, Barchi ala sinistra, Gentili centravanti. Non abbiamo visto la squadra all’opera, quindi la ricostruzione è molto fantasiosa, fatta basandoci da quel che appare sui numeri di maglia indicati in lista, ma pare di capire che lo schema tattico andasse verso un insolito 3-5-2. Non sappiamo se la seconda punta l’avrebbe fatta Barchi o Lunghi, ma non si è giocato, quindi tutto resta nelle intenzioni. Panchina con molti volti nuovi: Giannoni, Imeri, Marinelli, Politi, Aguedo, De Gregorio, Brizi, Talocchini e Papa. Paini ventunesimo uomo lasciato in tribuna l’abbiamo incontrato mentre stava uscendo dallo stadio, prima che l’arbitro decretasse il tutti a casa. Il Picchi schierava: Perullo, Carnieri, Polese, Arapi, Prete, Milianti, Barnini, Giusti, Durante, Bonsignori, Pulina. In panchina con il mister Mirco Brilli: Di Tizio, Politano, Baldi, Pinna, Lusito, Meta, Tocchini, Danieli, Vanni.

La decisione di non giocare va incontro alle esigenze di un miglior incasso, perché oggi saremmo stati davvero in pochi sugli spalti del vecchio Magona. In compenso si sono giocate tutte le altre partite della Promozione girone B per fortuna sia Sant’Andrea che Porta Romana hanno perso, allontanandosi sempre di più dalla zona salvezza. Il Piombino attende il prossimo turno casalingo - prima di ritorno - contro il Colli Marittimi (all’andata finì 2 a 1 per loro) per dare una svolta al campionato, in attesa di sapere quando si giocherà questo importante derby salvezza contro l’Armando Picchi di Livorno.