Politica

"Gestione confusa e autoritaria dei beni pubblici"

Rifondazione Comunista ha spiegato i motivi dell'affermazione partendo dalla questione legata al futuro del Centro Giovani

Il Centro Giovani di Piombino

Non convince la decisione dell'Amministrazione comunale in merito alla gestione del Centro Giovani e dell'Informagiovani. Su questo vuole fare chiarezza Rifondazione Comunista, domandandosi se alla base di questa scelta siano stati davvero messi al centro i giovani.

"La questione del Centro Giovani ha fatto emergere una gestione confusa e autoritaria dei beni pubblici da parte dell’attuale giunta, per almeno tre motivi. Il primo, - hanno spiegato - è l’aspetto occupazionale. Non abbiamo avuto garanzie, infatti, che con l’internalizzazione del servizio venga mantenuto l’attuale numero di posti di lavoro, fatto che dovrebbe essere implicito, se si vuol mantenere un livello di efficienza almeno pari a quello attuale. Se sarà un bando o una selezione o un concorso a decidere del nuovo personale, ci saremmo aspettati che si parlasse di clausole di salvaguardia o almeno una riserva per chi ha maturato esperienza in quella attività, invece il silenzio più totale. Il secondo punto - hanno proseguito - è quale tipo di Centro Giovani abbia in mente questa giunta, anche alla luce delle parole ben poco empatiche dell’ass. Cresci, che auspica più spazio al lavoro nei locali del futuro Centro. Esprimendo una logica penosa, per cui ad essere utile è solo ciò che serve, ignora la funzione del Centro Giovani, che ha come obiettivo quello di creare un ambiente protetto e familiare per i ragazzi piombinesi, col fine di accompagnarli nella società adulta attraverso la collaborazione con le associazioni, il consultorio, l’attività ricreative e culturali. Per quello che dice l’assessore esistono già le università, i centri per l’impiego, le scuole e i corsi professionalizzanti. Infine siamo molto preoccupati per il futuro dell’attuale stabile di viale della Resistenza". 

"Scopriamo, infatti, da quel che scrive l’assessore Nigro su Facebook che ci sarebbe la volontà di dare in gestione ad esterni l’intera struttura. Chiediamo noi: per farci cosa? Non sarebbe forse il caso di rendere noto questa intenzione, al posto di celarlo nei commenti di un post?", hanno aggiunto. Su questo il Comune aveva fatto sapere a margine dei progetti per il Polo culturale di realizzare la Cittadella delle associazioni in viale della Resistenza, prevedendo il trasferimento del Centro Giovani nella futura struttura di piazza Manzoni (leggi qui l'articolo collegato).