Politica

"Chiediamo legalità e la sinistra sceglie Salis"

La sezione locale della Lega si aggiunge alle polemiche sollevate attorno all'iniziativa che ha visto protagonista l'europarlamentare Ilaria Salis

"La scelta di ospitare a un evento politico un personaggio controverso non tiene conto del sentire della cittadinanza", così anche la sezione locale della Lega si è unità al coro di polemiche contro l'incontro promosso da Sinistra Italiana con l'eurodeputata Ilaria Salis (leggi qui sotto gli articoli collegati).

"In una città come Piombino, dove i temi della sicurezza e del rispetto delle regole sono considerati fondamentali per la comunità, la decisione da parte di alcune forze della sinistra italiana di ospitare un evento con Ilaria Salis solleva forti perplessità. - hanno proseguito - Sebbene la sua figura sia diventata un simbolo per una parte politica, la scelta di renderla protagonista di un dibattito cittadino appare irrispettosa nei confronti di una cittadinanza che chiede ordine e legalità. Non è in discussione la libertà di espressione, ma il messaggio che si decide di veicolare. Presentare come paladina una persona che, nel suo percorso politico, è stata associata a pratiche come l'occupazione abusiva o a contestazioni radicali verso le forze dell'ordine, lancia un segnale difficile da comprendere. In una Piombino che si impegna ogni giorno per il rispetto delle leggi e la valorizzazione del lavoro delle nostre forze dell’ordine, l’ospitare chi ha mostrato principi diametralmente opposti sembra una vera e propria contraddizione".

"Questo tipo di iniziative dimostrano, ancora una volta, una distanza preoccupante tra certi ambienti politici e il sentire comune. Mentre le persone chiedono risposte concrete sul ripristino della legalità, la scelta di fare propaganda con personaggi che incarnano il disprezzo per queste stesse tematiche appare come l’ennesima dimostrazione di una politica lontana da un buon governo. Per molti piombinesi, questo evento rappresenta un gesto provocatorio, un trionfo dell’assurdo che ignora le priorità e i valori di una comunità che non vuole equivoci: la sicurezza e il rispetto della legge non sono un'opinione, ma i pilastri di una convivenza civile", hanno concluso.