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"Chieste più risorse per le Forze dell'Ordine"

Riunito a Livorno il tavolo per la sicurezza. Ferrari e Ceccarelli: “Piombino ha bisogno di maggiori risorse, soprattutto in termini di personale"

"La situazione di Piombino dal punto di vista dell’ordine pubblico desta preoccupazione: sono molte le criticità che dobbiamo affrontare in termini di sicurezza ed emerge chiaramente che il personale e i mezzi a disposizione delle Forze dell’ordine sono insufficienti per affrontare in modo adeguato gli episodi che frequentemente si verificano in particolari zone della città e per mano di personaggi spesso già noti alle autorità". 

Di fronte a questo quadro fatto dal sindaco Francesco Ferrari e dall'assessore alla sicurezza Vittorio Ceccarelli, è stata chiesta una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. L'incontro si è tenuto a Livorno mercoledì 30 Agosto.

"Nell’occasione, - hanno fatto sapere dal Comune - abbiamo chiesto l’implementazione del personale di Polizia di Stato e dei Carabinieri presente in città anche, ma non solo, in risposta alla massiccia presenza di migranti sul nostro territorio. A Piombino, è noto, sono presenti tre dei cinque Cas della provincia di Livorno, uno dei quali destinato ai cittadini ucraini e un altro ai minori non accompagnati, per un totale di circa 550 migranti. Quello che è meno noto è che solo una delle cinque strutture è a Livorno, che per bocca del suo sindaco si vanta di essere città altruista e ospitale, e ne accoglie appena 118 a fronte di una popolazione decisamente maggiore. A questi si aggiungono i quaranta ospiti del Cas di Sassetta. Finisce qui il computo per l’intera provincia. Consapevoli della complessità della gestione del fenomeno migratorio e delle sue conseguenze, crediamo che una più equa distribuzione sul territorio sia auspicabile e che possa contribuire a limitare i fenomeni di microcriminalità che, purtroppo, spesso accompagnano una massiccia presenza. Ciò detto, - hanno concluso - Piombino ha bisogno di maggiori risorse, soprattutto in termini di personale, che possano sostenere l’egregio lavoro delle Forze dell’Ordine. I piombinesi devono potersi sentire al sicuro, al pari di tutti gli altri".