Cronaca

Chiesti i domiciliari per l'infermiera

Secondo l'avvocato Barghini, la donna anche se innocente rischierebbe la sua incolumità dato il clamore suscitato. Al via le indagini difensive

"Dirà la verità e che cosa è successo davvero in modo da colmare lacune delle indagini", così l'avvocato Cesarina Barghini interviene prima dell'inizio dell'interrogatorio di garanzia nel carcere di Pisa. 

Nella mattinata di lunedì infatti, l'infermiera Fausta Bonino nel carcere Don Bosco di Pisa risponderà alle domande del gip Antonio Pirato, del pm Massimo Mannucci e dello stesso procuratore di Pisa Ettore Squillace Greco. 

La difesa annuncia la richiesta degli arresti domiciliari. "Anche se innocente, - aggiunge il legale - perché se fosse libera rischierebbe per la sua incolumità visto che il clamore mediatico di questa vicenda ha determinato la condanna unanime dell'opinione pubblica nei suoi confronti". E annuncia l'attivazione di investigazioni difensive. Poi aggiunge: "Dobbiamo chiederci come mai non è stato fatto il solfato di protamina, un antidoto che ha effetto immediato su qualunque emorragia".