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Ciclabile per Baratti, "tracciato preliminare"

"Tracciato ancora preliminare, da definire anche attraverso il confronto con i cittadini", ha detto l'assessore Capuano rispondendo alle critiche

Claudio Capuano

L’amministrazione comunale è intervenuta in merito al progetto di pista ciclabile per l’accesso al golfo di Baratti e chiarisce i termini della questione.

Come si legge in una nota del Comune la realizzazione dell’intervento è presente da diversi anni negli strumenti di pianificazione del Comune, la pista ciclo pedonale era stata individuata prima nel Regolamento Urbanistico e successivamente era stata ripresa e confermata nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) approvato dal Consiglio Comunale a fine 2018 nel quale come precisa l'assessore Claudio Capuano sono stati recepiti i risultati degli incontri tra amministrazione e quartiere.

E' proprio l'assessore Capuano a sottolineare l'interesse pubblico di questo progetto, "soddisfacendo le esigenze di mobilità di molteplici tipologie di utenti: i cicloturisti che percorreranno la dorsale tirrenica, i ciclisti di Populonia Stazione (turisti e residenti) e infine coloro che lasceranno i veicolo al parcheggio delle Caldanalle e che si recheranno nel golfo a piedi o in bicicletta. Il potenziamento del parcheggio delle Caldanelle, in particolare, rappresenta uno dei principali elementi di evoluzione della mobilità del golfo", nell'ottica di disincentivare la mobilità dei motorizzati all'interno di Baratti.

"Un’altra ipotesi di tracciato o una minore larghezza della pista, - ha aggiunto Capuano - a parte i costi più alti, le procedure ben più complesse e la scomodità derivante da una diversa allocazione della ciclopista, non assolverebbe a tali funzioni con uguale efficacia. Preme comunque sottolineare inoltre - ha concluso - che il progetto recentemente approvato è a un livello preliminare, volto a consentire all’amministrazione pubblica di verificare la fattibilità tecnica delle opere e a cominciare il confronto con i soggetti terzi interessati. Da tale confronto, valutati gli interessi pubblici e gli eventuali interessi privati lesi, scaturirà la soluzione definitiva del tracciato che dovrà essere tesa certamente al soddisfacimento degli interessi della collettività, ma anche alla minimizzazione dei danni arrecati a quelli privati”.