"Pur riconoscendo gli sforzi del gruppo dirigenziale della stessa azienda, rimaniamo critici e attenti alla situazione attuale dello stabilimento". A preoccupare, infatti, è la scarsa profondità produttiva dei treni di laminazione dovuta a una difficoltà di liquidità che non permette il regolare acquisto di blumi e billette necessarie a garantire un più regolare flusso produttivo anche in previsione dello smaltimento degli ordini già acquisiti (ad esempio Rfi, ferrovie turche e ferrovie iraniane).
"Condividiamo in pieno la richiesta fatta dai sindacati di zona di un confronto chiarificatore da tenere al Mise direttamente con Rebrab per valutare le reali capacità finanziarie necessarie a sostenere il progetto annunciato. - ha dichiarato in una nota il circolo - Riteniamo a questo punto necessario anche a Piombino, come in altre realtà di aree di crisi complessa e strategiche per l'economia del paese, di valutare il ricorso al supporto della Cassa Depositi e Prestiti a sostegno del progetto complessivo sulla nostra città".
Al ministro Poletti, poi, la richiesta di discutere la possibilità di estendere gli ammortizzatori sociali attualmente già in vigore o prevederne di nuovi fino al completamento del progetto di riconversione industriale.