Cronaca

Coltello e minacce per rubargli lo zaino

E' accaduto in pieno giorno a due giovani al ritorno dal mare. La tempestiva segnalazione ai Carabinieri ha permesso di arrestare i malviventi

Stavano rientrando dalla spighetta sotto Bernardini, quando due giovani poco più che maggiorenni residenti a Piombino all'inizio di via Giordano Bruno sono stati avvicinati e minacciati da due ragazzi poco più grandi loro. E' spuntato anche un coltello per riuscire a impossessarsi dello zaino con all'interno effetti personali e un portafoglio. La resistenza di una delle giovani vittime, inoltre, ha portato anche a una colluttazione e i furfanti per guadagnarsi la fuga l'hanno colpito al volto, procurandogli ferite da lacero ed ecchimosi, giudicate al locale Pronto Soccorso con prognosi di 22 giorni.

I fatti sono avvenuti intorno a mezzogiorno di venerdì 14 Giugno. La tempestiva segnalazione effettuata al 112 e la prontezza dell'operatore di turno nel coordinare le pattuglie ha permesso di arrestare nella flagranza di reato due soggetti residenti nel pisano e di denunciarne un terzo.

L’immediata telefonata, la descrizione fornita e l'indicazione della direzione della via di fuga hanno permesso ai carabinieri di Venturina Terme, appositamente inviati dalla centrale operativa presso quello scalo ferroviario, di fermare i due aggressori, risultati insieme ad una ragazza, mentre stavano scendendo da un taxi proveniente proprio da Piombino.

Le dichiarazioni delle persone vittime del reato e di alcuni testimoni ai fatti, supportate da ulteriori riscontri, hanno permesso ai carabinieri di arrestare B.D. 26enne e C.L. 20enne, entrambi pregiudicati, per i reati di rapina aggravata, lesioni personali gravi e porto abusivo di arma da taglio. Su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Livorno sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Livorno in attesa dell’udienza di convalida della misura pre-cautelare.

Nella circostanza L.M. 23enne, risultata a bordo del taxi insieme ai due ragazzi è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria poiché ritenuta responsabile di favoreggiamento personale.

Un ottimo lavoro di squadra, commentano dal Compagnia di Piombino, resosi possibile grazie alla tempestività e puntualità da parte della vittima, la collaborazione dei testimoni e la prontezza d'azione dei carabinieri in servizio.