Attualità

Commissione pari opportunità, come farne parte

Definite le procedure per entrare a far parte della Commissione pari opportunità. Ecco i requisiti e come fare richiesta di ammissione

Prosegue l’iter per la costituzione della commissione Pari opportunità del Comune di Piombino: è online l’avviso pubblico per candidarsi in rappresentanza di un gruppo, di un’associazione o di un’organizzazione attiva sul territorio comunale per la tutela e l’espressione della persona umana, senza distinzione di genere.

“Includere le associazioni che operano sul territorio – dichiara Carla Bezzini, assessore alle Pari opportunità – è un modo per rendere dinamico il lavoro della commissione e soprattutto connesso come le realtà attive nel tessuto sociale: al fianco delle rappresentanti istituzionali ci saranno le organizzazioni che, a vario titolo, sono impegnate per la tutela della donna e della parità di genere. Credo che un contatto diretto con le donne della comunità sia indispensabile per rendere concreto il lavoro della commissione e per dare il giusto indirizzo alle azioni che metterà in campo. Sarà un gruppo di donne che, dal punto di vista femminile, guarderà alle problematiche di genere e proverà a trovare soluzioni concrete. La parità di genere deve essere un obiettivo fondamentale per la società odierna e credo che debba passare dall’impegno dei territori: la commissione Pari opportunità è uno strumento concreto per raggiungere questo traguardo”.

La domanda dovrà essere presentata entro il 24 febbraio tramite pec all’indirizzo peccomunepiombino@postacert.toscana.it, per posta all'indirizzo dell'ente (via Ferruccio, 4) oppure a mano direttamente all’ufficio protocollo generale del Comune. Le candidature saranno valutate da una specifica commissione tecnica.

Due i requisiti per la candidatura: l’appartenenza di genere e l’appartenenza alla comunità e al territorio del Comune di Piombino. Saranno selezionate due rappresentanti per ogni gruppo, associazione o organizzazione che entreranno a far parte della commissione insieme alle donne elette nel Consiglio comunale, agli assessori donna della Giunta, alle nominate nei Consigli di quartiere, dalle rappresentanti di ciascuna consulta istituita dal Comune e a una rappresentante del Centro antiviolenza.