Politica

Anselmi non accetta lezioni di trasparenza

Anselmi, candidato per l'Unione comunale a Piombino e al centro della polemica delle 320 tessere annullate, replica alle accuse del collega Bambagioni

Gianni Anselmi

Alla denuncia del consigliere regionale Pd Paolo Bambagioni ha risposto dalla Val di Cornia il collega Gianni Anselmi al centro della polemica sulle 320 tessere annullate (leggi gli articoli consigliati).

"Anziché pontificare per conto di terzi di cose che non conosce, Paolo Bambagioni dovrebbe informarsi meglio. - ha esordito Anselmi chiarendo la situazione in Val di Cornia - A Piombino laddove si percepiva l’iscrizione di fedeli alla linea imposta dalla guida uscente della federazione la si è favorita, mentre laddove la partecipazione poteva metterla in discussione ci si è rifugiati in questioni formalistiche". 

"I circoli a Piombino erano scarsamente accessibili, come chiunque può confermare, e le tessere distribuite con il contagocce, le richieste di adesione numerose. I moduli di adesione richiestimi (anche come dirigente regionale del partito) da segretari e dirigenti di circolo hanno consentito di allargare la libera iscrizione al Pd e la partecipazione al congresso di cittadini in carne ed ossa che in tempi di distacco dalla politica è ossigeno per il partito", ha aggiunto. 

Piuttosto, Gianni Anselmi candidato alla guida dell'Unione comunale a Piombino invita Bambagioni a "farsi spiegare con quali moduli di adesione si è prodotto il sensibile incremento delle iscrizioni al Pd nella Val di Cornia e all'Isola d’Elba", dove si contano quasi mille tessere in più. Il dubbio sollevato da Anselmi è che i moduli siano stati fotocopiati.

Insomma, Anselmi non intende prendere da Bambagioni alcuna lezione di trasparenza. "Nella federazione Val di Cornia Elba il tesseramento è stato fatto seguendo le pratiche e modalità di sempre; - ha ribadito - confido che gli organismi di garanzia mettano ordine e vadano diritto alla sostanza delle cose".