Lavoro

Consiglio aperto, "partecipi il ministro Urso"

Il Coordinamento Art.1-Camping Cig ribadisce l'inaffidabilità di Jindal e la necessità che lo Stato intervenga direttamente sulle acciaierie

Foto di repertorio

"Fim, Fiom e Uilm chiedono che lo Stato si riprenda le aree demaniali in dotazione a Jsw, a fronte del persistente atteggiamento negativo dell’azienda. Assolutamente non basta: JSW passo dopo passo sta chiudendo lo stabilimento. Per questo dobbiamo chiedere che lo Stato cacci Jindal, si riprenda le acciaierie, per rifare il treno rotaie, in raccordo con Rfi, e tornare a colare acciaio".

Lo scrive in una nota il Coordinamento Art.1-Camping Cig.

"Prendere finalmente atto che Jindal non è affidabile significa non ripetere gli stessi errori del passato. - prosegue il gruppo - Siamo per questo contrari a rilasciare una delega in bianco alla nuova multinazionale Metinvest mettendogli a disposizione oggi aree importanti, in assenza di un vero piano industriale e un accordo di programma: intanto, non appare definito il futuro di Taranto, dove pure Metinvest e il gruppo Jindal si erano fatti avanti. Accordo di programma e piano industriale devono comunque essere sottoposti alla consultazione democratica di lavoratori e cittadini prima della firma e, stavolta, contenere vincoli e penali precisi. Su tali puntuali contenuti, serve unità e mobilitazione che coinvolgano anche la Magona". 

"A proposito di mobilitazione, sconcerta il fatto di cui si legge su facebook: “Consiglio di fabbrica Jsw senza aver avvisato il rappresentante Rsu Usb”; simili atteggiamenti indeboliscono i lavoratori, più che mai serve una legge su democrazia e rappresentanza sindacale. All'Amministrazione Comunale, infine, chiediamo che nel corso del previsto Consiglio comunale aperto a tutti sia data la possibilità di prendere la parola e che ad esso partecipi il Ministro Urso, magari per illustrare il piano nazionale della siderurgia, annunciato dal governo mesi fa e mai presentato", conclude Camping Cig.