Politica

Industria, "serve dibattito e impegno costante"

Lo hanno ribadito da Amare Piombino in vista del Consiglio comunale aperto previsto per martedì al Metropolitan. "Non basta gridare è l'ora dei fatti"

I promotori di Amare Piombino

"Torniamo finalmente a parlare di fabbrica con il Consiglio comunale aperto monotematico del 14 al Metropolitan dove parteciperà anche la viceministra Todde. La richiesta viene dalla lista civica Ascolta Piombino, per un motivo molto semplice: la fabbrica è ancora il fulcro economico di questo territorio. Il destino della siderurgia piombinese, nei termini del dove, del come e del quando, segnerà il destino dei prossimi anni, non solo del comparto ma di tutta la possibile diversificazione economica. Lo chiediamo noi, convinti sostenitori del turismo e della diversificazione: questo territorio può rinunciare a 25 milioni di euro di cassa integrazione l’anno, cui aggiungere seicento lavoratori attivi? La risposta banalmente è no".

Parole di Amare Piombino e del portavoce Riccardo Gelichi. 

"Invece di gridare dallo scranno più alto che è l’ora dei fatti, il sindaco e quest’amministrazione avrebbe già dovuto fare diversi viaggi ai ministeri, sia quello dello sviluppo economico sia quello dell’ambiente. Soprattutto quando hai in mente il Patto per Piombino, un potpourri di bonifiche e rigenerazione urbana senza un filo conduttore, buono solo per una campagna elettorale. - hanno commentato - Se si volesse intervenire sul Sin, sarebbe necessaria una lunga a profonda fase di confronti continui con gli enti come Regione e Governo ma soprattutto con il proprietario Jindal e con l’Autorità di Sistema che insiste sulle aree limitrofe. Noi manteniamo un costante colloquio con i rappresentanti dei lavoratori per dovere politico e istituzionale, su nostra domanda ci hanno confermato che nell’Area dei Parchi dei Fossili Minerali sono già state avviate attività di demolizione. Chiaramente, come abbiamo sostenuto da sempre, le demolizioni sono eseguite da una ditta specializzata, con operai propri e mezzi propri, con cui collabora una squadra di operai Jindal. Poiché queste aree sono vicine al porto e interessano l’Afo, ci chiediamo se ci sono delle finalità strategiche che potrebbero interessare non solo la vertenza fabbrica ma anche chi dovrebbe porsi velleità di rilancio economico e non solo a parole". 

"Qual è il piano complessivo delle demolizioni e come si armonizza con quello, se c’è, della città di Piombino, rappresentata oggi dal sindaco Ferrari? - hanno aggiunto - Pensare il secondo lotto della 398 così vicino al treno rotaie, ad esempio, trascurando che per commercializzare le rotaie di domani il progetto Tempra sarà fondamentale, significa che l’attività di concertazione è pressoché nulla. I precedenti governi del territorio hanno lasciato un cerino consunto e anche il Pd pare più occuparsi delle cose sue, dopo aver cavalcato la tigre quando questa ruggiva, oggi purtroppo è rimasto un gattino che non fa più audience". 

"Abbiamo bisogno di un grande progetto che metta al centro anche la logistica e la portualità, ci sono aree inutilizzate e fondali a -20, ci cono imprese come la stessa Piombino Logistics che potrebbero svolgere ruoli di primo piano; anche in questo caso languono gli impegni di quest’amministrazione. Speriamo - hanno concluso - che con il Consiglio comunale domani sarà tutto più chiaro ma soprattutto speriamo che per parlare di fabbrica non si debba richiederlo ma che ritorni a essere dibattito e impegno costante".