"Chi pensa che le piazze non devono essere silenziate deve farlo sempre. Ci riferiamo al sindaco che sabato in piazza si è risentito perché contestato". Così hanno esordito i gruppi consiliari Pd e Anna per Piombino dopo l'11 Marzo quando in occasione della manifestazione contro le energie fossili e i rigassificatori, Francesco Ferrari è stato contestato.
"Nelle sue dichiarazioni, ha omesso di menzionare il suo partito, Fratelli d'Italia, quale uno dei maggiori sostenitori dei rigassificatori in Italia e dell'uso dei gas fossili. - hanno ribadito i gruppi consiliari di opposizione - Ricordiamo al sindaco che quando il presidente Giani è venuto a Piombino ospite nel Consiglio comunale monotematico sul rigassificatore e le urla della piazza non gli permettevano di parlare e a noi consiglieri di ascoltare, nonostante il nostro invito a calmare gli animi o almeno a limitare gli insulti, lui stesso dallo scranno più alto, ci rispose in quell'occasione, che la piazza era espressione di democrazia. Forse perché Giorgia Meloni non era ancora presidente del consiglio e non aveva ancora dichiarato di essere d'accordo sull'ipotesi rigassificatore a Piombino? Oggi invece una piazza che fischia non è democratica. Si fa presto a cambiare opinione", hanno commentato.
"Il sindaco Francesco Ferrari non è abituato al dissenso, la paura evidentemente è quella di perdere il consenso, e vedere sostituire i 'grazie France' con qualche critica pesante da parte di quei cittadini che cominciano ad aprire gli occhi e a scoprire il bluff. Dalle strette di mano tra la gente alla fuga con scorta è un attimo, visto come ha abbandonato velocemente la piazza. - hanno proseguito - La contestazione non era prevista e ha colto alla sprovvista il primo cittadino, ormai troppo abituato alle battute di mani, e anche i post dei gruppi di maggioranza, accorsi prontamente in soccorso, lo fanno pensare. Beh sindaco, può capitare di scontrarsi con il dissenso, importante sarebbe avere sempre lo stesso atteggiamento nei confronti delle piazze ed in difesa dei ruoli istituzionali, tutti!".