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Controllo del vicinato, pronti a partire

Approvata la delibera per il progetto di controllo del vicinato. Non ci saranno gruppi di pattugliamento, ecco come funziona

Foto di repertorio

"L'unione fa la forza, soprattutto in fatto di sicurezza", ne è convinta l'Amministrazione comunale che dà ufficialmente il via al controllo di vicinato. Così anche a Piombino i cittadini potranno dare concretamente una mano per prevenire situazioni di rischio nei propri quartieri e migliorare la qualità della vita e il decoro urbano.

La giunta comunale ha approvato il progetto sul controllo del vicinato, che prevede la realizzazione di un più ampio sistema di sicurezza urbana che affianchi agli interventi di competenza esclusiva delle forze di polizia statali e locali, le iniziative di osservazione e segnalazione da parte dei cittadini. Il programma è ora in fase di organizzazione e sarà operativo a breve.

Il comandante della polizia municipale è stato nominato responsabile di programma con il compito di coordinare e valutare le azioni dei coordinatori dei gruppi presenti sul territorio. Ogni cittadino maggiorenne residente nel Comune di Piombino da almeno 5 anni potrà aderire al gruppo di controllo del vicinato della propria zona di residenza; il gruppo si doterà di un sistema di comunicazione interno e tempestivo (messaggistica istantanea o gruppo chiuso su facebook) su cui scambiarsi informazioni, e di un coordinatore che avrà funzioni di amministratore del gruppo, raccogliendo le informazioni provenienti dalla rete di cittadini iscritti al programma, facendo una prima valutazione e veicolando le informazioni raccolte alle forze dell’ordine competenti.

In nessun modo l’attività dei gruppi di controllo del vicinato potrà sovrapporsi al lavoro delle forze dell’ordine: i gruppi di controllo non possono effettuare azioni di pattugliamento attivo dell’area né violare la riservatezza altrui, ma devono limitare i propri interventi ad attività di mera osservazione e segnalazione di attività sospette. Si tratta in pratica di rafforzare i rapporti di buon vicinato perché costituiscano un deterrente per comportamenti antisociali o illegali. A questo proposito le zone soggette a controllo di vicinato verranno dotate di apposita cartellonistica e gli abitanti di quartiere saranno invitati a mettere in pratica attività di segnalazione di eventuali vulnerabilità ambientali, comportamenti sospetti e/o fatti d’interesse.

“La sicurezza cittadina è una problematica così vasta e che si declina su così tanti piani che pretendere di affrontarlo solo attraverso l’attività delle forze dell’ordine è utopistico. - ha detto il sindaco Massimo Giuliani - Per questo abbiamo pensato a questo progetto integrato che serva a rafforzare la rete di coesione sociale tra i cittadini e che possa costituire un deterrente per azioni illegali".