Attualità

Cordoglio per la morte della storica docente

La professoressa Lea Olivetti è stata una docente storica del Liceo Classico Giosuè Carducci di Piombino. Il ricordo commosso di un'alunna

Ultimo saluto, sabato mattina, alla professoressa Lea Olivetti, docente storica di latino e greco del Liceo Classico Giosuè Carducci di Piombino. A Luglio avrebbe compiuto 90 anni.

Raccogliamo il ricordo inviatoci da un'alunna:

"Ci sono insegnanti che lasciano tracce indelebili non solo nella memoria degli alunni ma anche nella loro formazione. La professoressa Lea Olivetti, docente storica del Liceo Classico Giosuè Carducci di Piombino, per me è stata un'insegnante di questo tipo. A volte rude nei modi e con un atteggiamento giustamente severo come il ruolo richiedeva ma pronta a sciogliersi in un sorriso quando qualcosa le toccava il cuore.

Questo avveniva sia quando qualche suo alunno faceva un progresso inatteso oppure quando le circostanze della vita toccavano le corde del suo cuore tenero, nascosto dietro la corazza dell'insegnante severa.

Ricordo ancora l'anno in cui lasciò l'insegnamento per la meritata pensione. In classe organizzammo una piccola festa per salutarla e le comprammo un piccolo omaggio, una collana di perle, come segno di stima.

Volli preparare per lei una dedica che accompagnasse quel piccolo dono della nostra classe ma, timorosa di non trovare la parole adatte, scelsi a prestito una frase di Roosevelt che, secondo me, descriveva bene la persona che avevamo davanti.

Questo il testo del biglietto che accompagnava il piccolo dono della nostra classe: […] L’onore spetta all’uomo che realmente sta nell’arena, il cui viso è segnato dalla polvere, dal sudore, dal sangue; che lotta con coraggio; che sbaglia ripetutamente, perché non c’è tentativo senza errori e manchevolezze; che lotta effettivamente per raggiungere l’obiettivo; che conosce il grande entusiasmo, la grande dedizione, che si spende per una giusta causa; che nella migliore delle ipotesi conosce alla fine il trionfo delle grandi conquiste e che, nella peggiore delle ipotesi, se fallisce, almeno cade sapendo di aver osato abbastanza. Dunque il suo posto non sarà mai accanto a quelle anime timide che non conoscono né la vittoria, né la sconfitta. T. Roosevelt

Dopo la lettura di quel biglietto lei si commosse e chiese chi aveva trovato quelle parole. Una volta saputo mi abbracciò forte con gli occhi lucidi. La voglio ricordare così, in quell'abbraccio.

Ciao Lea, la tua luce ci mancherà".