Attualità

Cordoglio per la morte di Nedo Caramante

Con un ricordo di Gordiano Lupi ci uniamo al cordoglio per la morte a 96 anni di Nedo Caramente

Nedo Caramante scompare all’età di 96 anni, va a ritrovare l’amico Idoneo Quiriconi (ci ha lasciati alcuni anni fa) per imbastire l’ennesima discussione su un gol segnato in fuori gioco e su un arbitro che ha sbagliato ad assegnare un calcio di rigore. Questa volta non la faranno davanti al Bar Cristallo e neppure sotto la tribuna verde del Magona, ma in un luogo dove tutto di rasserena e gli animi non sono mai troppo accesi. Non ci resta che ricordare Nedo come un piombinese innamorato della sua città, grande lavoratore portuale, attivo nel mondo dello sport e impegnato nella valorizzazione culturale.

Il figlio Fabrizio lo ricorda molto bene su Facebook: “Ciao babbo Nedo, questo non vuol essere un post strappalacrime, ma un saluto vero, da parte di un figlio che ha avuto la fortuna di avere un babbo per tutta la vita fino ai 65 anni, ma penso che questo valga anche per i miei fratelli, fortuna non da tutti. Oggi la tua vita terrena finisce, finalmente potrai ritrovarti con la tua amata Ilia, mia mamma, e con la tua famiglia di origine: nonno, nonna, zio; ricordo ancora quando scomparve nonno per ultimo, mi dicesti: ora mi sento veramente solo, ed è la stessa sensazione che provo adesso mentre raccolgo i miei pensieri”.

Nedo Caramante ha vissuto un’esistenza intensa, persona di animo buono e gentile, negli anni Cinquanta è stato tra i fondatori della sezione arbitri di Piombino e ha diretto gare di calcio in campionati di buon livello. Alla fine degli anni Sessanta - insieme a un gruppo di amici - ha messo su una delle prime squadre giovanili alternative all’Unione Sportiva Piombino - il Milan Club -, che ha visto crescere tanti bravi giocatori. Non solo, grazie alla squadra, ha conosciuto di persona il segretario del Milan, Bruno Passalacqua. Negli anni Ottanta ha contribuito a riportare in auge il Carnevale Piombinese, grazie a un comitato cittadino ben organizzato, sfiorando i fasti di un passato glorioso, con carri allegorici davvero ben fatti e una partecipazione di pubblico straordinaria. Non è stato da meno come organizzatore di gite al Circolo Portuali, un dopolavoro culturalmente attivo che ha segnato la sua esistenza. Infine è arrivata la meritata pensione, il doloroso distacco dal porto e dalla Compagnia Portuali alla quale ha dedicato tutta la sua vita. “Non devono esserci rimpianti perché il ciclo della vita in questa valle di lacrime è questo per tutti, la tua è stata lunga - 96 anni - e altrettanto sana, un giorno ci ritroveremo tutti insieme. Ciao babbo Nedo!”.

Non resta che unirci al saluto del figlio Fabrizio, immaginando la scena della partita di calcio in Paradiso con una terna d’eccellenza composta da Caramante, Quiriconi e Mazzei. Fai buon viaggio, Nedo!