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Cortei per Gaza, nuovo appello ai portuali

Le Donne in nero Piombino: "Sceglieranno di non movimentare il materiale bellico oppure continueranno a fare finta che una merce valga l'altra?"

Le Donne in nero di Piombino torneranno nel porto della città in vista dell'arrivo della nave Severine prevista per la mattina di venerdì. Lo faranno al fianco del corteo Cgil indetto in occasione dello sciopero generale del 3 Ottobre; nel pomeriggio invece nuova iniziativa in piazza Dante alle ore 17 organizzata da Usb.

Saranno in porto "per guardare le scelte che faranno gli operatori portuali. Sceglieranno di non movimentare il materiale bellico oppure continueranno a fare finta che una merce valga l'altra e sia tutto solo lavoro?", si domandano.

"Andare sul porto a manifestare e chiedere agli operatori portuali di riflettere sulle conseguenze delle loro azioni, è una scelta poco visibile ma rilevante. - hanno evidenziato dopo il presidio del pomeriggio di giovedì 2 Ottobre - Ringraziamo il sostegno della cittadinanza che si è unita al nostro presidio. La presenza attiva dei giovani attraversa i nostri cuori, lasciando un vento di positività dentro le nostre menti afflitte. Sono quasi due anni che il nostro gruppo si ritrova in piazza: continueremo a farlo anche e soprattutto perché vogliamo lasciare il testimone ai ragazzi che oggi abbiamo abbracciato. La violenza, la concezione del nemico, la mancanza del rispetto del diritto internazionale, uniti alla crescente diffusione di armi nel mondo, devono cessare. Sono i popoli che devono riuscire a trovare canali alternativi ad una politica sorda all’esigenza di pace. La vita dei bambini non deve avere come prezzo il metro quadro edificabile dei territori di Gaza, la vita dei ragazzi russi e ucraini non può essere sacrificabile agli interessi delle speculazioni finanziarie dei grandi gruppi come Black Rock".

"La nave Severine attesa per venerdì mattina al porto di Piombino, ha ritardato il suo arrivo. Questo permetterà alla cittadinanza tutta di riversarsi nuovamente sul porto per osservare le scelte dei lavoratori del porto: sono loro adesso, a poter fare la differenza", hanno concluso le Donne in nero.