La macchina organizzativa che garantirà la sicurezza sanitaria delle 1.255 persone dell'equipaggio a bordo della Costa Diadema è partita.
La grande nave da crociera che ha vagato per giorni nel Mediterraneo alla ricerca di uno sbarco continuamente negato, ha trovato a Piombino il suo porto sicuro.
"Piombino ha acconsentito all’attracco, risolvendo di fatto una criticità che era, non ho problemi ad affermarlo, una vergognosa offesa alla dignità di 1.255 persone", ha commentato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari.
I responsabili di Usmaf, il servizio sanitario marittimo, sono immediatamente saliti a bordo per accertarsi delle condizioni di salute di uomini e donne dell’equipaggio, tra cui molti italiani. Sono una ventina i soggetti che sembrano presentare la sintomatologia tipica del Covid-19.
"Terminati gli accertamenti del caso, - ha spiegato il primo cittadino di Piombino - chi necessiterà di ricovero sarà trasportato negli ospedali nazionali con percorsi sicuri e dedicati. Il resto degli occupanti sarà fatto sbarcare nei prossimi giorni".
Di questo si occuperà la Protezione civile nazionale che coordina tutti i soggetti coinvolti, già al lavoro per garantire la sicurezza sanitaria.
"Non ci sono possibilità di contatto né con la città né con i nostri concittadini, come da nuova assicurazione da parte del Governo, ribadita anche questa mattina", ha tenuto a precisare il sindaco rispondendo a quei cittadini preoccupati.
"I piombinesi devono essere fieri di aver dimostrato una maturità non scontata e aver compiuto un gesto di umanità reale", ha concluso il sindaco ringraziando tutti i soggetti protagonisti dell’azione e tutti coloro che, a vario titolo, operano nel porto di Piombino "affinché la macchina perfetta imbastita in poche ore possa continuare ad essere così efficace" (leggi qui sotto gli articoli correlati).