Attualità

Covid e attività essenziali, i dubbi dei sindacati

Nuova lettera al Prefetto: "Perplessità sull'interpretazione che alcune aziende hanno nel dichiararsi parte della filiera delle attività essenziali"

Le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm tornano a scrivere al Prefetto per chiedere un incontro urgente anche in via telematica per evidenziare alcune criticità nell'applicazione del DPCM del 22 marzo scorso nelle imprese del polo siderurgico piombinese. 

Già nei giorni scorsi le segreterie provinciali avevano scritto al Prefetto invocando lo stop per i metalmeccanici, ma come spiegano in questa nuova lettera sono "riusciti a condividere con molte delle principali aziende del territorio l'apertura della cassa integrazione ordinaria Covid-19 e revocare gli scioperi. Tuttavia - proseguono - nutriamo ragionevoli perplessità sull'interpretazione che alcune aziende hanno nel dichiararsi parte della filiera delle attività essenziali. Anche nella realtà dove siamo riusciti a ridurre il numero del personale coinvolto, rimangono dei dubbi che abbiamo il bisogno di sciogliere con il suo aiuto per rispondere alle domande legittime e preoccupazioni dei lavoratori".

Al momento risulta sospesa l'attività di Liberty Magona, quella di Jsw Steel Italy procede con personale di massimo 30 operai a turno, proseguono invece Piombino Logistics e Dalmine.